Scienza

Microplastiche nell'acqua: la sorprendente soluzione per eliminarle che tutti possono adottare!

2024-12-02

Autore: Sofia

Nel mezzo della crisi ambientale che il nostro pianeta affronta, un nemico invisibile e insidioso si infiltrano nella nostra vita quotidiana: le microplastiche. Questi minuscoli frammenti di plastica contaminano l'acqua che beviamo e gli alimenti che consumiamo, trovandosi, quindi, inevitabilmente anche nei nostri corpi. Una recente scoperta, tuttavia, offre una strategia semplice e alla portata di tutti per affrontare questo problema.

Ricercatori della Guangzhou Medical University e della Jinan University in Cina hanno individuato un metodo innovativo e straordinariamente semplice per rimuovere una grande quantità di microplastiche dall'acqua potabile. Lo studio, pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology Letters, dimostra come un gesto quotidiano, come far bollire l'acqua, possa trasformarsi in una valida difesa contro questi contaminanti.

Un nemico microscopico con conseguenze reali

Le micro e nanoplastiche (NMP) si stanno diffondendo sempre di più nel nostro sistema di approvvigionamento idrico, rappresentando una minaccia concreta per la salute pubblica. Questi frammenti, che derivano dalla degrado di materiali plastici, possono trasportare sostanze chimiche tossiche, andando a compromettere il nostro microbioma intestinale e contribuendo ad aumentare la resistenza agli antibiotici.

Il problema è particolarmente grave nei sistemi idrici centralizzati, dove le microplastiche riescono a sfuggire ai metodi di purificazione standard. In tal senso, i ricercatori cinesi hanno approfondito come l'ebollizione e la filtrazione dell'acqua possano ridurre drasticamente la presenza di queste particelle nocive.

La metodologia testata: una scoperta a sorpresa

Durante l'esperimento, il team di ricerca ha analizzato campioni di acqua dolce e dura, artificialmente arricchiti con microplastiche per testare l'efficacia del trattamento. I risultati sono stati sorprendenti: dopo l'ebollizione e la separazione dei residui, si è registrata una riduzione fino al 90% delle microplastiche in presenza di acqua dura grazie alla reazione con il carbonato di calcio, un composto naturale presente in questo tipo di acqua.

Quando l’acqua è portata a ebollizione, il carbonato di calcio precipita formando una crosta gessosa che intrappola i frammenti di plastica, facilitando la loro rimozione attraverso un semplice filtro da cucina.

Una pratica da rivalutare e diffondere

Nonostante sia una consuetudine antica, l'abitudine di far bollire l'acqua non è ancora diffusa ovunque. I risultati ottenuti nella ricerca suggeriscono che potrebbe diventare una pratica da promuovere, specialmente in quelle aree dove i livelli di contaminazione plastica sono elevati.

"Integrare l’abitudine di bere acqua bollita può diventare una strategia di lungo termine per ridurre l’esposizione globale alle microplastiche" afferma Zimin Yu, ingegnere biomedico e uno degli autori dello studio. Gli scienziati auspicano che questo approccio possa guadagnare popolarità, soprattutto in un mondo sempre più invaso dai rifiuti plastici.

Il futuro della battaglia contro le microplastiche

Sebbene questa ricerca rappresenti un importante passo avanti, molte domande rimangono aperte. Quali sono gli effetti a lungo termine delle microplastiche sull'organismo umano? Come possiamo ottimizzare ulteriormente i metodi di trattamento dell'acqua?

Questo studio offre un'importante base di partenza, ma è evidente che la lotta contro le microplastiche richiederà un impegno collettivo, unendo innovazioni e cambiamenti sistemici. D'altronde, una cosa è certa: un gesto semplice come far bollire l'acqua potrebbe già contribuire in modo significativo a risolvere questo problema cruciale per la salute del nostro pianeta.