Milei e la "rivoluzione" della destra: "Con Giorgia e Donald cambieremo il mondo". Show sul palco di Atreju
2024-12-14
Autore: Maria
«Qui sento di essere in famiglia», ha dichiarato Javier Milei sul palco di Atreju, sotto lo sguardo attento della premier italiana Giorgia Meloni. In un'atmosfera carica di entusiasmo, Milei ha tracciato le linee dell'ambizioso progetto di alleanza tra le forze di destra a livello globale, con l'obbiettivo di creare una sorta di lega internazionale dei conservatori che veda protagonisti anche il presidente americano Donald Trump.
Il leader argentino ha descritto la destra come una "falange di opliti" o una "legione romana", sostenendo che la coesione e l'unità della destra sono fondamentali per prevalere sugli avversari politici: «Roma non premia i traditori», ha ribadito, sottolineando l'importanza della lealtà e della disciplina politica nel contesto attuale.
Durante il suo intervento, accolto da un pubblico entusiasta che ha intonato il coro "libertà, libertà, libertà", Milei ha adottato un tono più pacato rispetto alla sua consueta veemenza, come se volesse moderare il suo messaggio in virtù del nuovo ruolo da presidente. Tuttavia, non ha esitato a far esplodere la sua passione con slogan come «Viva la libertad carajo».
Il suo discorso ha toccato vari temi, dalla critica alla "politica tradizionale" che ha fallito all'affermazione della "causa dell'Occidente", definendola giusta e fondamentale per le generazioni future. Inoltre, ha celebrato il primo anno del suo governo, contrariamente a quanto pronosticato dagli esperti analisti, promuovendo sottotraccia la sua narrativa di successo.
Milei ha evidenziato la necessità di una "teoria rivoluzionaria" per dar vita a un movimento di cambiamento, citando Lenin in un contesto che ha sorpreso molti, ricordando che «senza teoria rivoluzionaria non ci può essere movimento rivoluzionario». La sua convinzione è che, insieme a Meloni e Trump, stia contribuendo a cambiare profondamente la visione del mondo.
«È finita questa peste socialista woke: peggio di una peste, un cancro», ha dichiarato, criticando aspramente il socialismo, visto come un fenomeno distruttivo alimentato da sentimenti negativi. Meloni, intervenuta brevemente, ha evidenziato la "rivoluzione culturale" che Milei sta realizzando e la condivisione della visione che gli aiuti governativi non portano a risultati positivi.
La sintonia tra Milei e Meloni è palpabile. Durante l'evento, Milei ha ricevuto un regalo inaspettato dai giovani militanti di Fratelli d'Italia: un ornamento natalizio che ha voluto conservare con affetto. Indipendentemente dalla pioggia che ha disturbato il mercato natalizio allestito al Circo Massimo, che ha visto anche la presenza dell'ex compagno di Meloni, Andrea Giambruno, la premier ha continuato a mostrare un atteggiamento di apertura verso gli alleati.
Il contesto internazionale di Atreju ha assunto un'importanza particolare per Meloni, che ha ribadito l'importanza di coesistere con altre nazioni affini e di promuovere relazioni forti, come dimostrato dal recente incontro con il primo ministro libanese, Najib Mikati. La Meloni ha esplicitamente espresso il suo desiderio di essere al centro della nuova era di cambiamento politico e culturale, cercando di posizionare l'Italia come attore principale nel panorama conservatore europeo.
In conclusione, Milei e Meloni sembrano intenzionati a tracciare un nuovo corso non solo per i loro paesi ma per tutta la destra globale, promettendo di sfidare le narrazioni di sinistra che hanno dominato le ultime due decadi, e di forgiarsi di una alleanza che promette di cambiare le regole del gioco.