Minacce e allarmi bomba colpiscono le nomine di Trump: La verità inquietante dietro le intimidazioni!
2024-11-27
Autore: Luca
Mercoledì, il comitato di transizione del presidente eletto Donald Trump ha rivelato che tra martedì sera e mercoledì mattina, numerosi individui selezionati per ricoprire ruoli nella sua amministrazione hanno ricevuto minacce. Alcuni hanno addirittura ricevuto allarmi bomba, mentre altri sono stati vittime del pericoloso fenomeno noto come "sqatting", in cui si denuncia falsamente un crimine violento per provocare un intervento della polizia, spesso in modo drammatico e armato.
L'FBI ha confermato di essere a conoscenza delle minacce e ha avviato indagini. Fortunatamente, finora non si sono registrate conseguenze dirette per le persone coinvolte, tra cui la deputata Elise Stefanik, designata da Trump come prossima ambasciatrice presso le Nazioni Unite, e Matt Gaetz, la sua principale scelta come procuratore generale. Anche l’ex deputato Lee Zeldin, destinato a guidare l'Agenzia per la protezione ambientale (EPA), è stato preso di mira. Altre fonti rivelano che anche Susie Wiles, futura capo di gabinetto di Trump, e Pam Bondi, ex procuratrice generale della Florida, hanno ricevuto minacce.
Il fenomeno degli allarmi bomba e dello "sqatting" è purtroppo sempre più diffuso negli Stati Uniti, poiché le tecnologie moderne hanno facilitato il contatto anonimo con le autorità e la diffusione di intimidazioni. Politici, funzionari pubblici e celebrità si trovano sempre più sotto attacco, creando un clima di paura che potrebbe avere ripercussioni sulla libertà di espressione e sulla democrazia stessa.
In questo contesto inquietante, la società americana si trova a dover riflettere su come garantire la sicurezza di chi svolge ruoli pubblici senza compromettere i diritti civili. È più che mai necessario unire le forze contro queste pratiche intimidatorie, affinché la violenza non diventi mai la risposta alle differenze politiche.