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Ministri Ue in visita ad Al Jolani in Siria: Baerbock non stringe la mano

2025-01-04

Autore: Francesco

Roma, 4 gen. - Sulla scia di eventi controversi, i ministri degli Esteri dell'Unione Europea sono appena tornati dalla loro visita in Siria, dove hanno incontrato il leader della milizia siriana, Al Jolani, creando non poche polemiche. La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, si è trovata al centro della discussione dopo aver rifiutato di stringere la mano ad Al Jolani, un gesto che, secondo lei, sarebbe stato in contrasto con i principi della sua politica estera.

Questo incontro segna una fase delicata nelle relazioni tra l’UE e la Siria, un paese ancora martoriato dalla guerra e da gravi violazioni dei diritti umani. Baerbock ha sottolineato che non può esistere normalizzazione nei rapporti con chi è implicato in crimini contro l’umanità, rimarcando l'importanza di promuovere i diritti umani come pilastro fondamentale della politica europea.

L’Unione Europea si trova ora di fronte al dilemma di come gestire le relazioni con la Siria in un contesto di crescenti pressioni per ripristinare legami diplomatici. Mentre molti membri dell’UE spingono per una riapertura dei canali diplomatici, Baerbock e altri funzionari evidenziano i rischi legati a una legittimazione di regimi accusati di atrocità.

La situazione in Siria ha anche un impatto significativo sul flusso di rifugiati in Europa, creando così ulteriori complicazioni per le politiche migratorie dell’Unione. Diverse ONG e attivisti hanno già espresso preoccupazione per il potenziale ritorno di rifugiati in una situazione di instabilità e vulnerabilità.

Nel contesto di tale complessità, le discussioni interne all’UE sull'approccio verso la Siria si intensificheranno nei prossimi mesi. Resta da vedere se Baerbock andrà controcorrente rispetto alle sue controparti europee o se riuscirà a influenzare un cambiamento significativo nella politica estera dell'Unione. Con la crescente attenzione internazionale verso i diritti umani e l'urgente necessità di stabilizzare la regione, il futuro dell'impegno europeo in Siria è incerto e estremamente delicato.