Nazionale

Miracolo al ballo: il 75enne Franco salvato da un defibrillatore, la sua storia commuove tutti!

2024-12-17

Autore: Luca

Ogni venerdì sera, Franco Rebecchi, 75 anni, si reca al centro sociale Falcone di Riale, vicino Bologna, per ballare e divertirsi. L'ultima serata del 29 novembre, tuttavia, si trasforma in un dramma quando, all'improvviso, Franco collassa a terra a causa di un arresto cardiaco. Grazie alla preparazione del personale e alla presenza di un defibrillatore nel centro sociale, il suo destino cambia in modo straordinario.

Immediatamente, scatta l’allerta e il signor Mauro Montuschi, un altro partecipante preparato grazie a un corso di rianimazione, si precipita in aiuto. Con prontezza e determinazione, inizia le manovre di rianimazione e utilizza il defibrillatore. Un cittadino, avvisato dall’app Dae Responder, si unisce al gruppo di soccorso, creando una rete di pronto intervento. Un'azione collaborativa che ha dimostrato quanto sia cruciale la formazione e l’accessibilità alle attrezzature salvavita.

Franco viene stabilizzato e trasportato all’ospedale Maggiore, dove i medici confermano che il suo cuore ha ripreso a battere. Dopo un rapido ricovero in rianimazione e un intervento cardiaco in cui gli viene impiantato un defibrillatore, Franco riesce a tornare a casa dopo dieci giorni di degenza, festeggiando anche il suo compleanno in ospedale.

"Mio papà sta bene, anche se è un po' affaticato", rivela la figlia Simona, visibilmente sollevata. "L'intervento rapido al centro sociale è stato fondamentale e voglio subito seguire un corso per imparare come poter aiutare in situazioni simili". La testimonianza di Franco e della sua famiglia enfatizza l'importanza della formazione per il pubblico e la disponibilità dei defibrillatori in luoghi affollati.

Antonella, volontaria del Falcone, sottolinea come il centro sociale attiri circa 800 partecipanti e l’importanza di avere defibrillatori a disposizione: "Dovrebbero essere presenti ovunque, non solo qui". Il signor Franco ha persino realizzato un videomessaggio per augurare buone feste a chi gli ha salvato la vita, esprimendo gratitudine e un desiderio di rincontrare i suoi salvatori.

Mauro, assieme agli altri soccorritori, è cresciuto nell’impegno civico e avverte: "È essenziale avere defibrillatori accessibili in ogni comunità e formare le persone su come utilizzarli. Quello che ho fatto è stato un gesto semplice che ha cambiato tutto". La sua speranza è di condividere questa esperienza con tutti, affinché ognuno possa essere pronto a intervenire in caso di emergenza. Questo storico evento non solo ha salvato una vita, ma ha anche unito una comunità, spingendola a riflettere sull'importanza della salute e della preparazione.