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Missili ipersonici russi: Tricarico avverte "Nessuna difesa efficace, ma Mosca non può vincere contro l'Occidente"

2024-11-23

Autore: Maria

Il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa e già capo di stato maggiore dell'Aeronautica, mette in guardia riguardo alla minaccia rappresentata dai missili ipersonici russi, sottolineando che non esistono attualmente difese in grado di neutralizzarli, nemmeno per gli Stati Uniti. Tuttavia, evidenzia che la Russia possiede un numero ridotto di questi missili e non ha la capacità di produrli in serie, il che la metterebbe in una posizione svantaggiata in un confronto diretto con la NATO.

Tricarico spiega che la caratteristica più insidiosa di questi missili non è solo la loro velocità, che supera diverse volte quella del suono, ma anche la loro capacità di manovra durante la fase finale della traiettoria, rendendoli estremamente difficili da intercettare. Nonostante ciò, il generale rimarca che la Russia continua a fare leva su questa tecnologia in quantità limitata e la precisione risulta cruciale solo nel caso di testate convenzionali, mentre con testate nucleari conta di più la potenza esplosiva.

Riguardo all’escalation della retorica nucleare da parte di Putin, Tricarico avverte che, sebbene ci siano stati dei progressi nei sistemi d’armamento russi, non siamo ancora nell'era dell'utilizzo delle armi nucleari, anche se il presidente russo ha firmato un decreto che rivede le condizioni d’uso della deterrenza nucleare.

Il generale afferma che la minaccia rappresentata dai missili ipersonici è ora concreta e non può essere sottovalutata, suggerendo che l’Occidente debba ripensare alla propria strategia di difesa. Inoltre, l’Occidente possiede attualmente meno capacità di difesa contro i missili ipersonici rispetto ad altre potenze, e anche i sistemi più avanzati, come quelli di Israele, sarebbero messi a dura prova nel caso si trovassero a dover affrontare un attacco di questo genere.

Infine, Tricarico esprime la sua preoccupazione per l'inefficienza delle attuali difese occidentali e ribadisce che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno solo ora iniziando a prendere seriamente in considerazione lo sviluppo di un efficace sistema di difesa contro i missili ipersonici. Nonostante la retorica di Putin, egli sostiene che non si può ignorare la realtà delle capacità militari russe, ma la superiorità e il potere della NATO rimangono nettamente superiori in caso di conflitto diretto. Infine, si conclude con un messaggio di ottimismo riguardo alle capacità militari italiane, affermando che in un eventuale scontro la nostra nazione sarebbe in una posizione di vantaggio.