Un attacco devastante ha colpito il porto di Odessa, provocando almeno 6 morti e sei feriti tra la popolazione civile. Un'imbarcazione civile battente bandiera panamense è stata gravemente danneggiata, evidenziando l'intensificarsi delle aggressioni russe contro navi straniere. Questo rappresenta il terzo attacco in quattro giorni, confermando l'acuirsi della tensione nella regione. La notizia è stata riportata in esclusiva da Ukrainska Pravda.

Negli ultimi giorni, Odessa è diventata un obiettivo costante delle forze armate di Putin. Nella notte tra il 7 e l'8 ottobre, la Russia ha lanciato 19 droni e due missili balistici Kinzhal, seminando distruzione e paura tra la popolazione. Lo Stato Maggiore dell'Ucraina ha affermato che la recente distruzione di una base di stoccaggio per i droni Shahed ridurrà in modo "significativo" la capacità russa di terrorizzare le comunità ucraine.

Ma la risposta aerea ucraina ha mostrato segni di cedimento: nonostante i tentativi di difesa, i missili russi hanno raggiunto il loro bersaglio. L’attacco ha scatenato un incendio in un edificio residenziale e in un'impianto industriale, aggiungendo ulteriore disagio alla già difficile situazione. "Tutte le vittime dell'attacco sono ucraine. I feriti stanno ricevendo le cure necessarie, cinque di loro sono in condizioni critiche", ha dichiarato il Vice Primo Ministro per la ricostruzione dell'Ucraina, Alexey Kuleba.

Nel frattempo, i governatori delle regioni russe di Krasnodar e Bryansk hanno annunciato di aver abbattuto droni che minacciavano il loro territorio, ma i detriti hanno causato solo lievi danni. La situazione rimane tesa e le preoccupazioni per la sicurezza a Odessa e nelle sue vicinanze sono alle stelle. La popolazione è in allerta e il governo sta intensificando le misure di protezione. Si teme che le aggressioni possano continuare e si chiede un intervento internazionale per garantire la sicurezza delle rotte marittime e delle aree civili.