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Mystery Drone Swarms Spy on U.S. Bases: America Exposed and Helpless

2024-10-14

Autore: Alessandra

In un inquietante sviluppo, numerose basi militari americane sono state 'visitate' da sciami di droni misteriosi nell'ultimo anno, suggerendo possibili attività di spionaggio orchestrate da paesi come Cina e Russia. Contrariamente ai successi ottenuti dal Pentagono nel Medio Oriente nell'intercettare droni nemici, questa volta le forze armate statunitensi sembrano trovare difficoltà in patria. Le indagini condotte sulle ripetute violazioni dello spazio aereo rimangono, per ora, senza risultati concreti.

Almeno tre delle più importanti basi militari, tra cui la più grande base navale del mondo a Norfolk, Virginia, e la base aerea di Langley, che ospita alcuni dei più avanzati aerei della US Air Force come l'F-35 e l'F-22 Raptor, sono state sorvolate da droni non identificati. Questi sorvoli, a volte sistematici e coordinati, hanno visto la partecipazione di fino a dodici droni, ognuno largo sette metri e capaci di volare a 160 chilometri all'ora, a oltre mille metri di altitudine.

Un episodio simile si era già verificato all'inizio del 2022 con il famoso 'pallone-spia' cinese. Anche allora, le forze armate americane non si dimostrarono pronte. L'intelligence sta lottando per prevenire queste incursioni di droni e al momento non ha fornito spiegazioni ufficiali sulla loro origine. Le restrizioni legate alla sicurezza della popolazione civile complicano le operazioni militari; l'uso di contromisure elettroniche è sconsigliato per evitare di compromettere le reti Wi-Fi vitali. Ulteriormente, l'uso di tecnologie a 'energia diretta' per neutralizzare i droni è impedito dalle normative desiderose di tutelare i voli commerciali.

Un caso di particolare interesse riguarda un studente cinese, Fengyun Shi, arrestato mentre pilotava un drone vicino alla base aerea di Langley. Sebbene non sia stato possibile dimostrare un legame con il governo cinese, Shi è stato condannato a sei mesi di carcere federale. Il drone era stato acquistato in un supermercato americano, un dettaglio che ha sollevato interrogativi sulla facilità con cui possono accadere questi eventi.

Un giudice ha espresso insoddisfazione per la mancanza di chiarezza riguardo le motivazioni di Shi, evidenziando l'urgenza di una riforma normativa che affronti le nuove minacce alla sicurezza. Il Congresso americano si è recentemente messo al lavoro per aggiornare le leggi sul tema. Nel frattempo, si pone una questione inquietante: perché è più facile per gli Stati Uniti intercettare droni nemici dall'estero piuttosto che proteggere le proprie basi da spie nel proprio cielo? Questo aumento dell'attività di droni deve essere affrontato con urgenza, altrimenti le basi americane potrebbero continuare a trovarsi vulnerabili e sotto l'occhio attento di poteri stranieri.