Nella leucemia linfatica cronica, la remissione è ora possibile!
2024-11-17
Autore: Sofia
Ogni anno in Italia circa 3.000 persone ricevono una diagnosi di leucemia linfatica cronica (LLC), una neoplasia ematologica che colpisce gli uomini il doppio delle donne, prevalentemente nella fascia di età compresa tra i 65 e i 74 anni. Si tratta di una forma di leucemia a crescita lenta, spesso asintomatica, che può essere gestita "sotto controllo". Tuttavia, il decorso della malattia varia notevolmente da persona a persona. Alcuni pazienti possono mantenere una malattia stabile senza bisogno di trattamenti per anni, mentre altri potrebbero avere necessità di terapia fin dalla diagnosi. Paolo Ghia, direttore del Programma Strategico sulla Leucemia Linfatica Cronica all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, ha sottolineato che la LLC non è considerata una malattia facilmente guaribile nel senso tradizionale del termine. Ma anche i pazienti senza necessità di trattamento e senza sintomi clinici possono avere una qualità di vita paragonabile a quella delle persone sane.
Recenti sviluppi nella terapia
Negli ultimi anni, grazie ai progressi terapeutici, si è verificato un "cambio di prospettiva" nella vita dei pazienti con LLC. Anche se non si può raggiungere la guarigione definitiva, è possibile vivere bene per molti anni dopo la diagnosi. "Una vita normale" è accessibile per i pazienti con leucemia linfatica cronica, grazie agli sviluppi delle terapie che allungano l'aspettativa di vita. Le innovazioni scientifiche hanno avuto un impatto significativo, consentendo ai pazienti di riconquistare la quotidianità.
Quando iniziare le cure?
"Quando iniziare le cure" è un interrogativo centrale. Vignetti ha spiegato che è piuttosto chiaro che le terapie non debbano iniziare fin quando la malattia è in una fase "di piccole dimensioni". Le dimensioni della malattia possono essere monitorate tramite emocromo e ecografie. Se la malattia cresce troppo rapidamente, è necessario intervenire.
Queste informazioni sono fondamentali, considerando che le nuove terapie hanno radicalmente modificato l’approccio alla gestione della LLC. In passato, il trattamento standard era una combinazione di chemioterapia e anticorpi monoclonali. Oggi, disporremo di farmaci biologici orali che bloccano l’espansione delle cellule maligne e migliorano significativamente l’esito della malattia.
La remissione: un traguardo fondamentale
La "remissione" è un obiettivo cruciale nella cura della LLC. Questo termine indica che, alla fine delle terapie, la neoplasia non è più rilevabile. La remissione può durare per mesi, o addirittura anni. Sebbene non si tratti di una vera e propria guarigione, la remissione permette la sospensione delle cure senza che la malattia si ripresenti per lungo tempo. Portare i pazienti a uno stato in cui non mostrano segni clinici della malattia è essenziale: significa rinvigorire la loro vita quotidiana e aiutare a ricostruire le loro routine.
È fondamentale che i pazienti siano seguiti in centri specializzati in Ematologia, in grado di fornire un supporto completo durante il percorso terapeutico. Un’evidente competenza specialistica non solo consente un accesso adeguato alle terapie più indicate, ma offre anche un supporto emotivo, essenziale per chi vive con una malattia cronica. La speranza è che i progressi continuino a migliorare non solo l'aspettativa di vita, ma anche la qualità della vita per tutti i pazienti affetti da leucemia linfatica cronica.