Nessun taglio alle forniture di gas russo: Gazprom cambia rotta e rivende gas all'Austria
2024-11-19
Autore: Chiara
Nonostante le preoccupazioni diffuse, il gas russo continua a fluire in Europa, portando un sospiro di sollievo ai mercati e a Paesi come l'Italia, che dipendono ancora dalle forniture di Mosca. Martedì 19, il prezzo del gas è sceso leggermente, attestandosi intorno ai 46 euro/MWh al TTF.
La situazione ha preso una svolta interessante quando Gazprom ha interrotto i rifornimenti all'austriaca Omv il 16 settembre. Questa mossa, che avrebbe potuto sembrare un segnale di tensione geopolitica, non ha alterato il volume totale delle forniture dirette in Europa. È importante notare che la rotta ucraina, che serve sia l'Austria che l'Italia, continua a operare normalmente.
Contrariamente alle aspettative di un possibile utilizzo dell'energia come arma da parte della Russia, i dati attuali non mostrano alcun segnale di cambiamento. Gli ingressi dalla Russia alla rete attraverso il punto di accesso di Sudzha rimangono stabili, con circa 42,4 milioni di metri cubi al giorno, un volume coerente con quello della settimana precedente.
Le relazioni commerciali fra Gazprom e i suoi clienti europei, come Omv, sono intricate. Nonostante i tentativi del governo russo di diversificare i mercati di esportazione, molti Paesi europei, inclusa l'Italia, continuano a mantenere legami significativi con il gas russo. Inoltre, le autorità europee stanno monitorando da vicino la situazione, temendo che future manovre possano influenzare la sicurezza energetica nel continente.
In questo contesto di incertezze geopolitiche, gli analisti avvertono che l'Europa dovrebbe cercare ulteriori fonti di approvvigionamento energetico e euroalternative, dal momento che la dipendenza da un singolo fornitore potrebbe rivelarsi rischiosa in futuro.