Nicola Bartolini, ginnasta 28enne e campione del mondo nel corpo libero nel 2021, ha pubblicato un post choc sul suo profilo Instagram, raccontando di essere stato aggredito la sera di martedì 8 ottobre nei pressi della sua casa a Milano. L'atleta ha condiviso immagini del bernoccolo che si è procurato durante la lotta con il ladro e delle nocche della mano insanguinate, descrivendo una situazione che sfida la sicurezza della città: "Anziché portarmi via il cellulare, ha preso solo tantissimi pugni in faccia!".

Bartolini ha dipinto Milano come una "città raccapricciante", evidenziando la violenza che si sta diffondendo nelle strade. Secondo quanto riportato, intorno alle 20, mentre accompagnava il suo cane per una passeggiata, è stato avvicinato da un malintenzionato che ha tentato di rubargli il cellulare, colpendolo in fronte. Fortunatamente, l'attacco non ha avuto successo e il campione ha reagito con coraggio, subendo però pesanti colpi in faccia.

Con la mano ferita, Bartolini ha fatto un appello alla riflessione, sottolineando la mancanza di sicurezza che affligge la città: "In questa giungla di cemento non ci si può mai sentire al sicuro. Ogni giorno si sentono notizie di aggressioni e furti, ma ho paura a pensare a cosa sarebbe successo se al mio posto ci fosse stata una donna indifesa o una persona anziana". Le sue parole non fanno altro che alimentare il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di misure più severe per garantire la protezione dei cittadini.

La vicenda di Bartolini si inserisce in un contesto più ampio di violenza e abusivismo che affliggono le grandi città italiane, con un numero crescente di episodi che coinvolgono non solo i giovani, ma anche le fasce più vulnerabili della popolazione. È giunto il momento di chiedere azioni concrete da parte delle autorità competenti per migliorare la sicurezza pubblica e tutelare i diritti di tutti i cittadini.