Nuove Scoperte sul Pianeta Trappist-1 b: Il Mistero dell'Atmosfera Svelato?
2025-01-02
Autore: Maria
Trappist-1 b è uno dei sette affascinanti pianeti rocciosi che orbitano attorno alla stella Trappist-1, situata a soli 40 anni luce da noi nella costellazione dell'Aquario. Questo sistema planetario straordinario rappresenta un'opportunità unica per gli astronomi di analizzare pianeti simili alla Terra ad una distanza relativamente contenuta, di cui tre si trovano nella zona abitabile.
Attualmente, ben dieci programmi di ricerca hanno dedicato oltre 290 ore di osservazione con il potente James Webb Space Telescope (JWST) a questo sistema. Recenti studi, guidati dalla ricercatrice francese Elsa Ducrot del Commissariat aux Énergies Atomiques (CEA) di Parigi, utilizzano le misurazioni della radiazione infrarossa del pianeta Trappist-1 b, raccolte con lo strumento Miri (Mid-Infrared Imager) del JWST. Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Astronomy.
Anche se in passato si era ipotizzato che Trappist-1 b fosse un pianeta roccioso privo di atmosfera, le nuove misurazioni hanno messo in discussione questa teoria. "L'idea di un pianeta roccioso con una superficie degradata privativa di atmosfera non è coerente con i dati attuali", afferma l'astronomo Jeroen Bouwman del Max Planck Institute for Astronomy (MPIA) di Heidelberg. Stranamente, la superficie di Trappist-1 b sembra avere un'età molto recente, massimo mille anni, mentre il pianeta stesso è molto più antico, risalente a miliardi di anni fa.
Questo potrebbe suggerire che la crosta del pianeta stia subendo cambiamenti drastici, probabilmente legati a fenomeni di vulcanismo estremo o tettonica a placche. In effetti, la crosta di un pianeta di tale dimensione potrebbe mantenere calore residuo dalla sua formazione, simile a quanto avviene sulla Terra. L'attrazione gravitazionale della stella e degli altri pianeti nel sistema potrebbe generare calore interno al pianeta, simile a quanto osservato su Io, uno dei satelliti di Giove.
Inoltre, i dati suggeriscono l'esistenza di condizioni che potrebbero permettere a Trappist-1 b di avere un'atmosfera spessa e ricca di anidride carbonica (CO2). Questo potrebbe essere dovuto a una foschia generata da composti idrocarburici nell'alta atmosfera, simile allo smog.
Due programmi di osservazione (JWST 1177 e 1279) hanno lavorato insieme per valutare la luminosità di Trappist-1 b a diverse lunghezze d'onda nell'infrarosso. La prima osservazione a 15 micrometri era sensibile all'assorbimento della radiazione infrarossa causato da uno strato di CO2. La mancanza di segnali di oscuramento aveva portato a concludere che il pianeta fosse privo di atmosfera, ma nuove scoperte indicano il contrario.
Affascinantemente, la presenza di foschia può alterare la stratificazione termica di un'atmosfera ricca di CO2, riscaldando gli strati superiori e creando un effetto serra, simile a quanto avviene su Titano, la luna di Saturno. Tuttavia, gli astronomi sono cauti nell'accettare questa ipotesi, poiché le stelle nane rosse come Trappist-1 producono radiazioni e venti che potrebbero erodere facilmente le atmosfere planetarie nel lungo periodo.
Trappist-1 b rappresenta quindi un grande enigma per l'astrofisica moderna. Mentre si cerca di comprendere meglio la sua atmosfera sottile e le sue caratteristiche, la NASA ha approvato un nuovo e ambizioso programma di osservazione, chiamato "Mondi rocciosi", che prevede 500 ore di osservazione dedicate alle atmosfere dei pianeti rocciosi. Questo progetto mira a ottenere dati più precisi e definitivi sulle caratteristiche ambientali di Trappist-1 b e di altri pianeti nello stesso sistema, per svelare i misteri della loro evoluzione.
Quale sarà il futuro di Trappist-1 b? La sua atmosfera, se presente, sarà in grado di supportare forme di vita? Solo il tempo, e nuovi programmi di osservazione, potranno darci una risposta. Restate sintonizzati!