Nazionale

Nuovo attacco all'Unifil: Crosetto Affronta Israele e Mattarella Convoca il Consiglio Supremo di Difesa

2024-10-11

Autore: Maria

Le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira dall'esercito israeliano. L'attacco ha colpito la base 1-31, già oggetto di attentati nei giorni scorsi, con la distruzione di due muri di demarcazione. Questo attacco si aggiunge a un precedente episodio in cui sono rimasti feriti due caschi blu di nazionalità cingalese nei pressi del quartier generale Unifil a Naqoura.

L'Unifil ha confermato che i loro peacekeeper sono rimasti sul posto e una forza di reazione rapida è stata inviata per rinforzare la posizione della missione. È emerso che due peacekeeper sono stati feriti in modo non intenzionale durante gli scontri tra le forze israeliane e Hezbollah. L'IDF ha dichiarato di avere "profonda preoccupazione per tali incidenti", sottolineando che stanno facendo del loro meglio per proteggere i civili e il personale delle Nazioni Unite, pur affrontando una situazione operativa complessa.

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha dichiarato con fermezza che l'Italia non si ritirerà dal Libano, esprimendo indignazione per le richieste israeliane di spostare le truppe italiane. Ha affermato: "Noi siamo lì per rimanere, con il mandato delle Nazioni Unite, e pretendiamo rispetto da Israele". Questa posizione è sostenuta da un incontro imminente del Consiglio Supremo di Difesa, convocato per discutere della situazione in Medio Oriente, insieme ad altre questioni di sicurezza nazionale.

Dopo gli attacchi, il governo francese ha convocato l'ambasciatore israeliano a Parigi, mentre il Consiglio dei Ministri degli Esteri dell’Unione Europea discuterà dell'accaduto. Secondo fonti diplomatiche, una dichiarazione unitaria di condanna da parte dei 27 Stati membri è attualmente in fase di preparazione.

Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere: il primo ministro spagnolo ha chiesto un fermo all'export di armi verso Israele, evidenziando la violazione del diritto internazionale. Anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, hanno condannato gli attacchi contro le forze di pace dell'Onu.

Questa escalation di violenza nella regione rappresenta un potenziale campanello d'allarme per una crisi più ampia, coinvolgendo le forze israeliane e gli Hezbollah. Gli occhi del mondo sono puntati sul sud del Libano, con la speranza che la diplomazia possa prevalere e portare a una risoluzione pacifica della situazione.