Nazionale

Operazione 'Mari e Monti': scalpore per i 39 arrestati della mafia garganica!

2024-10-15

Autore: Marco

Un'operazione senza precedenti ha portato ad un totale di trentanove arresti, di cui 37 in carcere e 2 agli arresti domiciliari. L'operazione 'Mari e Monti' ha rivelato il volto oscuro della mafia garganica, con 48 capi di imputazione che pongono sotto accusa l'associazione mafiosa attiva nel Promontorio del Gargano, in particolare tra Monte Sant'Angelo, la roccaforte del clan dei Li Bergolis e Montanari, Manfredonia e Vieste.

Tra le accuse gravissime, 25 persone sono implicate in associazione mafiosa e 11 individui sono accusati di traffico di stupefacenti. I reati comprendono 21 delitti connessi alle sostanze stupefacenti, undici casi di estorsione, cinque delitti relativi a armi e nove reati di rapina e furto aggravato. Il valore complessivo dei beni sequestrati supera i 10 milioni di euro, segno tangibile dell'impatto economico devastante di queste attività illecite.

L'indagine ha inoltre rivelato che altre sette figure chiave del clan, ora decedute, erano già stati oggetto di indagini per omicidio, segnalando una storia di violenza e omertà che coinvolge generazioni.

Tra gli arrestati di Monte Sant'Angelo troviamo personaggi noti come Matteo Armillotta, detto Babbione, e Raffaele Palena, noto come strizzaridd. A Vieste, chi ha attirato l'attenzione è Davide Carpano, conosciuto come Davidone, mentre a Manfredonia emergono nomi come Giovanni Caterino.

La giustizia ha finalmente iniziato a muoversi contro una rete criminale radicata nel territorio, segnalando un cambiamento possibile nella lotta alla mafia. Le autorità locali e nazionali stanno intensificando gli sforzi per smantellare queste organizzazioni e riportare la legalità nella regione. Questo intervento rappresenta un segnale forte e chiaro che la mafia non è più al di sopra della legge!