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Ottavia Piana, la speleologa bloccata nell'Abisso Bueno Fonteno: «Non scenderò più in una grotta!», la drammatica operazione di salvataggio continua

2024-12-16

Autore: Marco

Ottavia Piana, 32 anni, esperta speleologa, si trova per la seconda volta intrappolata nell'Abisso Bueno Fonteno, una delle grotte più pericolose e inesplorate d'Italia. La situazione si fa critica: potrebbe volerci più di 30 ore per tirarla fuori, ma i soccorsi sono già in corso con circa 100 professionisti coinvolti.

Attualmente, Ottavia è situata a circa 3 chilometri dall'uscita, raggiunta dai soccorritori il 15 dicembre. Questa volta, la speleologa ha riportato fratture a entrambe le gambe e, secondo le ultime informazioni, anche al torace. «Ha detto che non scenderà più in una grotta», ha riportato il dottor Rino Bregani, del Policlinico di Milano, che ha assistito Ottavia. Dopo aver affrontato una caduta di cinque metri, la speleologa ha nuovamente perso coscienza ma ora è stabile e in comunicazione con i soccorritori.

L'Abisso Bueno Fonteno si estende per 19 chilometri ed è un labirinto di grotte e canyon, scoperta nel 2006 con parti aggiunte nei due anni successivi. Qui l’ambiente è particolarmente insidioso: i torrenti all'interno si ingrossano durante le piogge, rendendo il salvataggio ancora più complicato.

Tre anni fa, Ottavia era già stata tirata fuori da questo stesso abisso dopo un incidente, ma questa volta la situazione ha preso una piega seria. «Ottavia era alla ricerca di nuovi rami da esplorare e aveva già topografato circa 600 metri di questo nuovo tratto», rivelano i suoi colleghi.

Il presidente del club speleologico Maurizio Finazzi ha confermato che soltanto in questa area sono stati esplorati finora 36 chilometri di gallerie, ma si stima che ci siano altri rami ancora da mappare.

I soccorritori stanno usando vari strumenti, tra cui trapani e microcariche esplosive, per allargare i cunicoli e permettere il passaggio della barella, evitando strumenti che richiederebbero troppo tempo come i martelli pneumatici. Un gruppo di 70 volontari sta coordinando le operazioni dall'esterno, mentre altri 20 sono all'interno con Ottavia, controllando le sue condizioni e mantenendola idratata.

Il soccorso è reso ancora più difficile anche dalla mancanza di dati sulle condizioni geomorfologiche della zona in cui Ottavia è rimasta bloccata. Un esperto speleologo ha narrato come sia scattato l'allerta dopo aver sentito il grido di aiuto di Ottavia, a cui un compagno ha subito risposto telephonicamente dando l'allerta.

In questa drammatica vicenda, si spera di portare Ottavia in salvo entro mercoledì sera. Gli esperti sono ora concentrati su come Ottavia resisterà al trasporto e alla possibilità di eventuali complicazioni, visto che è fondamentale che rimanga immobile durante il tragitto verso la superficie. I soccorritori e le istituzioni locali seguono con attenzione questo salvataggio, carico di tensione e speranza.