Paolo Crepet: «Belve di Francesca Fagnani è un concentrato di disperazione. Università? Gli invidiosi mi hanno fatto fuori!»
2025-01-14
Autore: Maria
Paolo Crepet, noto psichiatra e sociologo, non ha risparmiato critiche al programma "Belve" condotto da Francesca Fagnani, definendolo un'espressione di "disperazione allo stato puro". Durante una recente intervista, Crepet ha espresso il suo disappunto riguardo alla tendenza attuale di discutere pubblicamente delle questioni personali, affermando: «Parlare dei fatti propri in una trasmissione è da poveracci».
Secondo Crepet, questa tendenza è un riflesso di una società che predilige il pettegolezzo ai temi più profondi e significativi. «Se avessi ospite la cantante Giorgia parlerei solo del dolore per la morte del fidanzato. Chi ti ha raccolta col cucchiaino? Oggi invece si chiede solo dei flirt», ha sottolineato, evidenziando la superficialità delle conversazioni pubbliche.
In un momento in cui la televisione è saturata di contenuti che spesso alludono a drammi personali e intrighi, Crepet ha lanciato un appello alla riflessione: «Dovremmo tornare a parlare di ciò che conta veramente». Ha anche commentato il suo passato accademico, rivelando che la sua uscita dall'Università è stata la conseguenza di invidie e conflitti interni, attribuendo la sua esperienza a una cultura accademica che oggi considera tossica.
In un'epoca in cui il pubblico è costantemente bombardato da contenuti vuoti e sensazionalisti, le parole di Crepet sollevano non solo interrogativi su cosa voglia dire realmente "informare", ma anche su quali siano i valori che guidano il nostro panorama culturale. La domanda che rimane è: fino a che punto ci lasceremo trasportare dalla superficialità della comunicazione contemporanea?