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Paolo Gentiloni inizia una nuova avventura a Repubblica: quali sono le sue ambizioni?

2025-01-14

Autore: Chiara

Il 6 gennaio segna l'Epifania per molti, ma per Paolo Gentiloni, noto per il soprannome di 'er moviola', questa festa è arrivata con una settimana di ritardo, ovvero il 13 gennaio. Infatti, ieri mattina, la prima pagina di Repubblica ha rivelato l’inizio della collaborazione dell’ex commissario europeo con il celebre quotidiano. Già dal 28 dicembre, chi segue le notizie sa che Gentiloni è visto come una seria minaccia per Elly Schlein, che teme la sua rinnovata presenza nella corsa alla leadership del centrosinistra nel 2027.

Contrariamente a figure come Ernesto Maria Ruffini, Gentiloni è percepito come un avversario temibile. Schlein, che preferirebbe la creazione di un nuovo schieramento moderato, potrebbe ritrovarsi a dover affrontare un Gentiloni in ascesa, ambizioso e sostenuto da una rete internazionale che ha già riscosso consensi, soprattutto a livello europeo. Gentiloni ambisce a un ruolo di leader e federatore del centrosinistra, mirando addirittura al Quirinale, anche se le elezioni del 2029 possono sembrare lontane. Dunque, è plausibile che stia già lanciando la sua campagna 'Gentiloni 2027'.

La sua strategia si basa sulla convinzione di poter contare su alleanze sia con Matteo Renzi sia con Carlo Calenda, portando con sé un bagaglio di sostegno che è al di fuori delle correnti più tradizionali. Tuttavia, la sua sfida più grande è quella di adattarsi a un panorama politico in continuo cambiamento, dove il popolo gioca un ruolo sempre più decisivo. In un contesto di 'turbopolitica', è incerto se il profilo di Gentiloni sia effettivamente il più adatto a sconfiggere Giorgia Meloni nell’ardua battaglia della popolarità.

Rispetto a Schlein, Gentiloni sembra volerla mantenere come segretario del PD, ma la signora del Partito Democratico potrebbe trovarsi a gestire la crescita di un partito in evoluzione, mentre Gentiloni si pone come guida della coalizione.

Nel suo esordio su Repubblica, Gentiloni si è mostrato cauto e diplomatico, evitando di scontentare i diversi gruppi a sinistra. Il suo discorso ha enfatizzato l’importanza di una 'scossa europea', citando volti noti come Mario Draghi e Enrico Letta, ma non senza una punta di critica all'innovazione americana, suggerendo che l'Europa dovrebbe porre maggiore attenzione alle normative. Ma in fondo, il messaggio di Gentiloni rimane chiaro: 'Io ci sono', e l’ex commissario è pronto a giocarsi la sua carta nel futuro politico italiano.