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Papa Francesco Elogia il Gioco delle Bocce: Un Abbraccio di Amicizia e Inclusività

2024-12-21

Autore: Alessandra

Edoardo Giribaldi - Città del Vaticano

"Vi confesso, il gioco delle bocce mi è molto simpatico!" Queste le parole calorose di Papa Francesco, che ha ricevuto oggi, 20 dicembre, in Sala Clementina, i rappresentanti della Federazione Italiana Bocce. La sua passione per questo sport è evidente e sincera, riflettendo l’importanza che il Papa attribuisce agli sport che promuovono l’amicizia e l’inclusione.

Un Gioco per Tutti

La prima ragione di questo affetto sta nella natura "povera" delle bocce, un gioco che non richiede attrezzature costose o palcoscenici scintillanti, diversamente da molti altri sport dominati da star e contratti milionari. Secondo Francesco, il gioco delle bocce è praticato da "persone normali" – dall’impiegato all’insegnante, dall’idraulico alla casalinga. Questo aspetto lo rende un simbolo di autenticità e di umanità, capace di unire comunità. Molti lo considerano una tradizione che nonostante il passare del tempo non è mai completamente in ombra.

Il Valore della Socialità Sostenibile

Francesco sottolinea anche l’importanza della socialità che si crea attorno al gioco delle bocce. In un’epoca in cui ci si trova sempre più isolati, questa disciplina evoca l'immagine delle comunità rurali di un tempo, dove ci si riuniva nei cortili delle parrocchie per trascorrere momenti di spensieratezza. "Un divertimento sano e tranquillo" che aiuta a costruire legami e a mantenere vive le tradizioni.

Una Luce sullo Sport Inclusivo

Un altro punto saliente del discorso di Francesco è l'inclusività del gioco delle bocce. Questo sport abbraccia partecipanti di tutte le età, includendo donne, giovani e persone con disabilità. La Federazione Italiana, nel suo ruolo, ha raggiunto risultati notevoli nei tornei, dimostrando che il valore dello sport non risiede solo nella competizione ma anche nel suo potere di creare unione e comprensione tra le persone.

Un Invito all’Autenticità

Papa Francesco esorta a continuare a far conoscere questo sport meraviglioso, che si contrappone alla "grande macchina del business sportivo". Si tratta di una forma di intrattenimento che conserva le radici del "gioco" e della "buona compagnia". In un mondo sempre più frenetico e commercializzato, il Papa invita tutti a ritornare a queste esperienze genuine dove i legami umani sono al centro dell'azione. La sua chiara chiamata è quella di riscoprire la bellezza di giocare insieme e di coltivare l’amicizia attraverso attività semplici e sincere.