Paziente con ictus ischemico trattato in 10 minuti dall'arrivo in ospedale: un traguardo incredibile!
2024-12-20
Autore: Giulia
Avellino.
Tempestività, efficienza e professionalità: la stroke unit dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino ha nuovamente raggiunto il livello diamond del prestigioso programma internazionale "Angels awards", un premio conferito dalla European Stroke Organisation (ESO) alle strutture di eccellenza. Questo riconoscimento sottolinea l'impegno dell'équipe nel somministrare il trattamento specifico per l’ictus ischemico acuto nel minor tempo possibile.
I criteri per ottenere questo premio sono rigorosi. È fondamentale non solo il numero di pazienti trattati, ma anche l’attenta gestione infermieristica e medica per ridurre il rischio di complicazioni e mortalità. Le strutture devono rispettare standard di alta qualità, dimostrando capacità e prontezza nell'intervento.
Il responsabile della stroke unit, Florindo d’Onofrio, ha commentato con soddisfazione: "Il fattore tempo è cruciale per noi. Utilizziamo il parametro 'door-to-needle', che misura l'intervallo di tempo tra l'arrivo del paziente al pronto soccorso e l'inizio della trombolisi usando Actilyse, un potente anticoagulante che dissolve i coaguli nelle arterie cerebrali. È emozionante sapere che abbiamo trattato un paziente addirittura dopo soli 10 minuti dall’ingresso in ospedale!".
Per ottenere il prestigioso riconoscimento è necessario trattare oltre il 75% dei pazienti con ictus entro 60 minuti dall'ingresso e più della metà entro i 45 minuti. Per raggiungere tali risultati, l'ospedale ha implementato un percorso innovativo: in alcuni casi selezionati, i pazienti sono stati portati direttamente in sala TAC senza passare dal pronto soccorso, risparmiando così un tempo prezioso.
È fondamentale sottolineare che, in media, ogni 30 minuti un paziente colpito da ictus muore o subisce un’invalidità permanente a causa di essere stato portato in un ospedale non attrezzato per gestire questo tipo di emergenza.
Renato Pizzuti, direttore generale, ha dichiarato: "Questa ulteriore conferma della qualità e dell’efficienza della nostra equipe è straordinaria. La gestione dell’ictus all’interno dell’ospedale richiede una sinergia tra tutti i professionisti coinvolti: neurologi, infermieri del pronto soccorso, neuroradiologi, anestesisti e operatori del servizio trasporti ammalati. Solo lavorando insieme possiamo affrontare questa emergenza con successo".
Inoltre, non possiamo dimenticare l'importanza della gestione nella fase sub-acuta, quando i pazienti sono seguiti nel reparto di neurologia. Qui si lavora per ridurre le complicanze e programmare il loro trasferimento verso i percorsi di riabilitazione. Gli "ESO Angels Awards" premiano proprio questo lavoro di squadra, che permette di ridurre drasticamente i tempi di intervento, dove ogni secondo conta e può fare la differenza tra la vita e la morte.