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Piantedosi: 'I conflitti globali aumentano il rischio di attentati, serve maggiore preparazione'

2024-10-03

Autore: Maria

Durante l'apertura del G7 degli Interni a Mirabella Eclano, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato che i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina stanno avendo effetti devastanti sulla sicurezza in Europa. 'Con la crescente polarizzazione sociale, non possiamo permetterci di essere impreparati. Dobbiamo affinare le nostre capacità di prevenzione contro possibili atti terroristici', ha dichiarato Piantedosi.

Il programma del summit prevede una prima sessione focalizzata sui pericoli emergenti derivate dalle crisi internazionali, seguita da una discussione sulle minacce cyber e sulla protezione degli utenti, specialmente quelli più vulnerabili. 'La sicurezza online è fondamentale', ha aggiunto il ministro, evidenziando l'importanza di affrontare i fenomeni criminali digitali.

Inoltre, si affronterà il contrasto alla diffusione di droghe sintetiche, come il Fentanyl, che sta causando un aumento delle vittime in tutto il continente. 'Dobbiamo prendere misure decisive per arginare questa piaga', ha insistito Piantedosi.

Nel corso della serata, un concerto della banda della Polizia celebrerà le eccellenze musicali italiane, seguito da una cena di lavoro dedicata all'Intelligenza Artificiale, con esperti internazionali del settore, tra cui il direttore generale della Commissione Europea Roberto Viola e la vice presidente di OpenAI Anna Makanju. 'Discuteremo i rischi e le opportunità che l'Intelligenza Artificiale presenta nel campo della sicurezza', ha detto Piantedosi.

Infine, nella mattinata di venerdì, il focus sarà sui temi migratori, con particolare attenzione al contrasto al traffico di migranti, focalizzandosi sulle problematiche dell'Africa occidentale e sub-sahariana. Gli interventi comprenderanno anche i rappresentanti di Algeria e Libia, insieme all'Alto Commissario per i rifugiati, per riflettere su come affrontare questa emergenza globale.

Piantedosi ha concluso con la promessa di un incontro fruttuoso, essenziale per rafforzare la cooperazione tra i Paesi del G7 in un periodo tanto delicato dal punto di vista storico e geopolitico.