Finanze

Piazza Affari vola, ma i titoli petroliferi affondano dopo la revisione dell'OPEC!

2024-10-15

Autore: Chiara

Le borse europee aprono la seduta con un andamento altalenante, ad eccezione di Francoforte, dove il Dax segna un +0,45%. Il Cac40 si attesta a -0,07% e il Ftse100 scende dello 0,14%. Tuttavia, il Ftse Mib registra un modesto rialzo dello 0,48%, raggiungendo i 34.723 punti. Intanto, il rendimento del BTP a 10 anni scende al 3,49%, mentre lo spread rispetto al Bund si posiziona a 126,8 punti base. Gli esperti restano in attesa di un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea previsto per giovedì 17 ottobre.

Banque e Utility sotto i riflettori

Nel settore azionario, le banche sembrano avere la meglio, con Banco Bpm che guida il gruppo registrando un +1,8%. Questo incremento è dovuto alla promozione da "hold" a "buy" da parte di Deutsche Bank, con un target fissato a 7,4 euro. Segnali positivi arrivano anche da Mediobanca e Mps, i cui titoli guadagnano rispettivamente +1,06% e +0,75%. Si parla di una cordata guidata da Finint interessata a rilevare una parte del capitale di Mps. Anche il settore delle utility è in crescita: Hera guadagna lo 0,9%, mentre A2A segna un +0,89%.

Titoli petroliferi in caduta libera dopo i segnali OPEC

Nella parte bassa dello spettro troviamo i titoli petroliferi, in evidente calo. Saipem perde il 2,99%, Eni scende del 2,4% e Tenaris crolla dell'1,59%. Questo ribasso è dovuto alla revisione al ribasso delle stime di domanda per il 2024 e il 2025 da parte dell'OPEC, accentuate dai timori sull'economia cinese e dalle incertezze riguardanti il conflitto in Medio Oriente. Il Washington Post riporta che Israele non intende colpire infrastrutture iraniane, il che ha portato a un calo del prezzo del WTI del 3,8%, portandolo a 71,03 dollari al barile, mentre il Brent per consegna a dicembre scende del 3,68% a quota 74,64 dollari.

Manovra 2025 e tensioni nel governo

Le borse europee mostrano segnali contrastanti in vista di una nuova ondata di report trimestrali, mentre la Commissione Europea attende il Documento programmatico di bilancio (DPB) dal Consiglio dei Ministri previsto per questa sera. Il governo italiano sta discutendo un piano di stimoli per il 2025 di circa 25 miliardi di euro, mirato a supportare le fasce di reddito medio-basso. Attualmente si registra tensione nella maggioranza riguardo un possibile aumento delle tasse sulle banche. Si prevede che il rapporto deficit/PIL salga al 3,3% rispetto al 2,9% attuale, con un incremento delle entrate fiscali e tagli alla spesa.

Spread stabile a 127 punti

Lo spread tra BTP e Bund si mantiene stabile in un contesto di calo dei rendimenti nell'eurozona. Si osserva una diminuzione generalizzata dei rendimenti, con un abbassamento di 5-6 punti base sui titoli decennali, mantenendo lo spread a 127 punti, il livello più basso da marzo. Il rendimento del BTP decennale benchmark è fissato al 3,49%, rispetto al 3,55% di ieri.

Mercati europei cauti, focus sulla BCE

Mentre le borse europee si preparano per un’apertura stabile, gli investitori si mostrano prudenti, mentre la politica monetaria resta in primo piano. Le recenti performance positive di Wall Street, con il Dow Jones in crescita del 0,47% e lo S&P 500 del 0,77%, forniscono un contesto di ottimismo. Si concentra l'attenzione su possibili restrizioni alla vendita di chip AI americani, mentre Intesa Sanpaolo è sotto indagine per accessi non autorizzati ai dati di clienti. Nel frattempo, Bper continua a ricevere valutazioni favorevoli dagli analisti, dopo il lancio del nuovo piano strategico.