Salute

Picco dell'influenza: oltre un milione e mezzo di italiani a letto! Scopri perché alcuni si ammalano di più

2024-11-19

Autore: Marco

I dati allarmanti provenienti dal monitoraggio RespiVirNet del Dipartimento Malattie Infettive dell'Iss rivelano una situazione preoccupante in Italia.

L'influenza e le sindromi simil-influenzali hanno iniziato a circolare con una forte intensità, con oltre un milione e mezzo di italiani già colpiti. In particolare, i più piccoli sembrano essere i più vulnerabili, con un’incidenza di 13,8 casi per mille assistiti nella fascia di età al di sotto dei cinque anni. Questo andamento ricorda i record del 2023, anno in cui la situazione era già critica, con picchi di malattia e complicazioni. Secondo il primo report RespiVirNet, dal 4 al 10 novembre si è registrata un’incidenza di 6,4 casi per mille assistiti, in aumento rispetto ai 5,2 della settimana precedente.

Le regioni più colpite comprendono Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Per dare un’idea dei numeri, nella fascia d’età 0-4 anni l’incidenza è di 13,77 casi per mille assistiti; questa diminuisce a 5,56 per i bambini dai 5 ai 14 anni, mentre tra i giovani adulti (15-64 anni) il dato è di 6,66. Negli over 65, invece, si osservano 4,18 casi per mille.

È partita da settimane la campagna di vaccinazione anti-influenzale, che ha fatto registrare una forte adesione in regioni come Lazio, Campania, Lombardia e Toscana. Sono stati autorizzati otto diversi vaccini dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema). Da novembre, però, le preoccupazioni si sono ampliate anche per il virus respiratorio sinciziale, interessando specificamente i neonati nati nei 100 giorni precedenti e i bambini fragili fino a due anni.

Ma perché alcuni individui si ammalano più di altri? Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista Immunity, la risposta si trova nella superficie di alcuni anticorpi, in particolare le immunoglobuline G, che sono influenzate dalla presenza di acido sialico — uno zucchero che può alterare l'intensità della risposta infiammatoria dell'organismo dopo un'infezione. Questo elemento può variare notevolmente da individuo a individuo, spiegando così perché alcune persone sviluppano sintomi molto più gravi.

In questo contesto, non solo le campagne di vaccinazione, ma anche la comprensione dei meccanismi biologici alla base della risposta immunitaria sono fondamentali per affrontare questa crisi sanitaria e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.