Pres. AIC: "L'aumento delle partite sta svalutando il calcio e mettendo a rischio i giocatori"
2024-11-18
Autore: Marco
(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Umberto Calcagno, presidente dell'Associazione Italiana Calciatori (AIC), ha lanciato un allerta preoccupante riguardo l'aumento del numero di partite nel calendario calcistico. Secondo Calcagno, "Aumentare ulteriormente l'offerta televisiva di partite equivale a diminuire il livello del prodotto venduto, svalutandolo e mettendo a rischio l'integrità fisica dei protagonisti".
La dichiarazione arriva in seguito alla pubblicazione della ricerca "Injury Time", condotta dall'AIC, che evidenzia come l'aumento del numero di partite conduce a un incremento esponenziale degli infortuni. Negli ultimi due anni, coincidenti con i tornei mondiali ed europei, i giocatori hanno avuto solo 16 mesi per recuperare invece dei consueti 24, compromettendo così la loro capacità di esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Un dato allarmante rilevato dalla ricerca indica che un calciatore che ha disputato 55 partite di club in una stagione rischia di rimanere indisponibile per almeno 70 giorni. Questo scenario non solo minaccia la carriera sportiva dei calciatori, ma potrebbe anche avere ripercussioni a lungo termine sul livello di competitività nel calcio.
Calcagno conclude sottolineando la necessità di ripensare il calendario calcistico per preservare la salute degli atleti e garantire un prodotto qualitativamente migliore per gli spettatori. È tempo di mettere i giocatori al primo posto e ridurre il numero di partite per un futuro sostenibile del calcio in Italia.