Dopo la caduta del regime di Assad, la Russia ha cambiato strategia nel Mediterraneo, puntando decisamente su Khalifa Haftar come suo principale alleato in Libia. Questo spostamento di forze militari, navi e truppe, a solo poche centinaia di chilometri dalle coste italiane, segna un nuovo capitolo nella geopolitica della regione e rappresenta un serio rischio per la sicurezza dell'Italia.

Le preoccupazioni espresse dai leader italiani, Giorgia Meloni e Guido Crosetto, non sono infondate: la crescente influenza di Mosca in Libia potrebbe portare a destabilizzazioni non solo locali, ma anche nel cuore dell'Europa. Secondo gli esperti Jalel Harchaoui del Royal United Services Institute (RUSI) e Arturo Varvelli del European Council on Foreign Relations (ECFR), la Russia sta cercando di consolidare il suo potere attraverso una strategia di alleanze militari e politiche in Nord Africa.

In questo contesto, è fondamentale che l'Italia e l'Unione Europea sviluppino una risposta coordinata e efficace per contrastare le manovre russe. L'ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha avvertito che la Libia potrebbe diventare un nuovo campo di battaglia per le potenze globali, se non si agirà in tempi brevi.

Con tutto ciò che è in gioco, sarà interessante vedere come il governo italiano affronterà questa sfida. Le conseguenze potrebbero coinvolgere migliaia di migranti, la sicurezza energetica europea e, di riflesso, la stabilità politica interna. Non perdere gli aggiornamenti su questa situazione in continua evoluzione: l'Italia non può permettersi di essere spettatrice!