Salute

«Quando ho creato il Nutri-Score, sapevo che sarebbe stata una battaglia»

2024-12-12

Autore: Matteo

Introduzione

Il Professor Hercberg ha rivelato che l'implementazione del Nutri-Score, un sistema di etichettatura nutrizionale pensato per guidare i consumatori verso scelte alimentari più sane, ha incontrato difficoltà sin dall'inizio. "Del resto, è normale affrontare resistenze da parte delle industrie alimentari quando si propone un cambiamento che mette in discussione i loro interessi economici". Nonostante oltre 140 studi in più di 20 Paesi dimostrino l’efficacia del Nutri-Score, le lobby agroalimentari si oppongono al sistema, vedendolo come una minaccia per la loro redditività.

Adozione e Resistenze

In Francia, l’adozione del Nutri-Score ha richiesto un’intensa battaglia di quattro anni, che ha successivamente visto l'espansione in altri sei Paesi europei, come la Svizzera. Tuttavia, le pressioni da parte dei gruppi di interesse continuano a rappresentare un ostacolo significativo. "Solo due aziende in Francia e due in Svizzera hanno deciso di ritirarsi dal programma dopo un aggiornamento dell'algoritmo, che ha classificato negativamente alcuni prodotti dolci, come cereali zuccherati e bevande vegetali". Il ritiro di marchi come Emmi e Migros solleva interrogativi sul loro impegno verso la trasparenza nutrizionale.

Accettazione da Parte dei Consumatori

Da parte dei consumatori, il Nutri-Score sembra guadagnare approvazione. "Uno studio recente pubblicato su Lancet ha rivelato che un consumo eccessivo di prodotti mal classificati nel sistema è legato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari", afferma Hercberg, sottolineando l'importanza del Nutri-Score come strumento di salute pubblica.

Critiche e Semplificazione

La critica che il sistema sia troppo semplificato è una narrativa sostenuta dalle lobby, secondo il professor Hercberg. "Il Nutri-Score è semplice e sintetico, ma basato su un solido fondamento scientifico". La sua utilità e chiarezza sta nel semplificare le informazioni nutrizionali per i consumatori, incoraggiando scelte più consapevoli.

Evoluzioni a Livello Europeo

A livello europeo, il Nutri-Score sta vivendo cambiamenti significativi. "Abbiamo un comitato scientifico europeo che sta continuamente aggiornando l'algoritmo per riflettere le nuove scoperte e raccomandazioni nutrizionali". Questa evoluzione porta all’attenzione la necessità di informazioni chiare e veritiere sui prodotti alimentari. Sfortunatamente, i brand che abbandonano il Nutri-Score negano ai loro clienti la trasparenza cui hanno diritto.

Critiche ai Succhi di Frutta

Particolari critiche sono riservate ai succhi di frutta definiti biologici. Anche se questi possono sembrare salutari, molti di essi contengono quantità elevate di zucchero, portandoli a una valutazione di C nel sistema. "È fondamentale che i consumatori comprendano che anche i prodotti apparentemente salutari, come i succhi di frutta, non siano esenti da zuccheri è un’informazione che deve essere tenuta in considerazione nel loro acquisto", afferma il professore.

Situazione in Svizzera

In Svizzera, la situazione è altrettanto complessa. Il Consiglio federale ha appoggiato l'adozione volontaria del Nutri-Score, ma le pressioni delle lobby rimangono forti. "È fondamentale che le autorità sanitarie supportino la diffusione del Nutri-Score per garantire la salute dei consumatori", continua Hercberg. Esprimendo preoccupazione per il ritiro di marchi come Emmi e Migros, sottolinea come la rinuncia al Nutri-Score rappresenti una diminuzione della trasparenza nutrizionale. Infatti, circa il 40% della popolazione svizzera è in sovrappeso, e misure come il Nutri-Score sono essenziali per affrontare le malattie correlate alla dieta, come diabete e malattie cardiovascolari.

Conclusione

In conclusione, il Nutri-Score non è solo un sistema di etichettatura, ma un impegno verso una maggiore consapevolezza alimentare e salute pubblica. La battaglia per la sua diffusione continua e sarà cruciale vedere come si sviluppa la situazione nei prossimi mesi e anni, soprattutto in un contesto in cui i marchi sono sempre più combattuti tra scelte etiche e pressioni economiche.