Questo straordinario verme potrebbe salvare il nostro pianeta dalla plastica: ecco i risultati sorprendenti di un nuovo studio
2024-11-18
Autore: Francesco
La plastica ha invaso il nostro mondo. Negli ultimi decenni, la produzione è cresciuta in modo allarmante, passando da 2,3 milioni di tonnellate nel 1950 a ben 448 milioni nel 2015. Questa esplosione nella produzione di plastica non è stata accompagnata da un'adeguata evoluzione dei sistemi di riciclaggio, specialmente nei Paesi in via di sviluppo come quelli dell’Asia e dell’Africa. È quindi urgente e fondamentale trovare nuove strategie per smaltire i rifiuti plastici.
Una delle soluzioni più promettenti sta suscitando l’attenzione della comunità scientifica: alcuni vermi straordinari potrebbero mangiare la plastica! Un recente studio condotto da ricercatori del Centro internazionale di fisiologia ed ecologia degli insetti (ICIPE) in Kenya ha rivelato l’esistenza di una specie di verme, capace di digerire plastica. Si tratta del verme della farina minore, le larve del coleottero oscuro Alphitobius diaperinus, originario dell’Africa ma diffusissimo in tutto il mondo.
Che cosa rende speciale il verme della farina minore?
Come spiegato in un articolo della rivista The Conversation da una delle autrici dello studio, recentemente pubblicato su Nature, queste larve sono in grado di rompere i legami chimici del polistirolo, uno dei materiali plastici più utilizzati nel settore degli imballaggi, ma estremamente difficile da riciclare. I metodi convenzionali di riciclaggio sono notoriamente costosi e, in alcuni casi, possono rilasciare ulteriori sostanze inquinanti nell’ambiente.
Le larve di questa specie sembrano possedere tutte le caratteristiche per fornire un nuovo e sostenibile metodo biologico per smaltire il polistirolo. I ricercatori hanno studiato attentamente i batteri presenti nei loro intestini, in cerca di strumenti rivoluzionari per affrontare l’emergenza della plastica a livello globale, in modo sicuro, efficace e a basso costo.
Durante lo studio, è stata fornita a una colonia di vermi una dieta composta esclusivamente da polistirolo e crusca. Nel corso di poco più di un mese, i risultati sono stati eccezionali: le larve sono riuscite a eliminare l'11,7% del polistirolo a loro fornito. L'analisi dei batteri intestinali ha rivelato che quelli che si nutrivano anche di polistirolo sviluppavano nuovi ceppi batterici, alcuni dei quali erano già noti per la loro capacità di produrre enzimi in grado di degradare le plastiche sintetiche.
Il passo successivo per gli scienziati sarà isolare questi batteri specializzati e gli enzimi che producono, testandoli su altri tipi di materiali plastici. Questa scoperta rappresenta non solo un’opportunità unica per ridurre i rifiuti plastici, ma anche una potenziale innovazione per la bioinversione dei materiali plastici, dando una nuova speranza per il nostro ambiente. Chi avrebbe mai immaginato che la risposta alla crisi della plastica potesse trovarsi in un semplice verme? Gli sviluppi futuri potrebbero cambiare radicalmente il modo in cui affrontiamo uno dei problemi più gravi del nostro tempo.