Finanze

Rc auto, la spesa per gli automobilisti è salita di due miliardi in due anni

2024-11-10

Autore: Francesco

Una vera e propria "stangata silenziosa" ha colpito gli automobilisti italiani, con un aumento della spesa per l'Rc auto che ha raggiunto i due miliardi di euro in soli due anni. Questa impressionante cifra emerge da un rapporto del Codacons, basato sui dati forniti da Ivass. Secondo l'associazione dei consumatori, l'incremento medio delle tariffe si attesta attorno ai 61 euro per polizza, che, sommati ai 32,9 milioni di veicoli in circolazione, portano a una spesa complessiva di oltre due miliardi.

Negli ultimi due anni, il prezzo medio della polizza Rc auto è salito dai 353 euro di gennaio 2022 ai 414 euro di settembre 2024, rappresentando un rincaro significativo del 17,3%. Ma le differenze tra le province sono straordinarie: ben 12 città hanno visto tariffe aumentare di oltre il 20%.

In particolare, Roma detiene il triste primato, con un incremento del 27,2% che ha portato il costo della polizza da 379,7 euro agli attuali 483 euro. Ciò significa una spesa media aggiuntiva di ben 103 euro per assicurato. Altre città penalizzate includono Cagliari (+22,5%), Pordenone (+21,5%) e Massa-Carrara e Caltanissetta entrambe con un aumento del 21,3%.

Solo quattro città sono riuscite a contenere gli aumenti al di sotto del 10%: Reggio Calabria con un incremento del 4,4%, Cosenza (+7,9%) e Catanzaro (+8,6%). La tariffa più elevata in Italia si registra a Prato, con una media di 601 euro, mentre quella più bassa si trova a Enna, con soli 294 euro.

Questi aumenti, secondo il Codacons, appaiono ingiustificati, soprattutto considerando i profitti record delle compagnie assicurative che nel 2023 hanno raggiunto gli 8 miliardi di euro. L’associazione ha lanciato un appello per un monitoraggio accurato sull'andamento dei prezzi delle assicurazioni. Anche i periti del settore si stanno mobilitando, chiedendo a "Mister Prezzi" una riforma incisiva del sistema assicurativo, tra cui la possibilità per i risarcimenti diretti di tornare facoltativi e la portabilità dei certificati di assicurazione come già avviene in Francia.

In un periodo di crescente insoddisfazione degli automobilisti, queste problematiche richiedono attenzione urgente. Possibili misure come l'introduzione di norme più rigide per le scatole nere, trasparenza nelle perizie e una riconsiderazione delle clausole di risarcimento potrebbero migliorare sostanzialmente la situazione. Gli automobilisti italiani meritano giustizia e una gestione più equa delle loro polizze.