Nazionale

Referendum sulla cittadinanza: Conte si distacca ma il supporto cresce

2024-09-24

Il referendum sulla cittadinanza, che mira a ridurre il periodo di residenza legale continuativa per ottenere la cittadinanza da 10 a 5 anni, ha superato abbondantemente l'obiettivo delle 500 mila firme. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all'eccezionale mobilitazione di personaggi noti nella cultura, nello sport e nella politica, tra cui Alessandro Barbero, Roberto Saviano e Malika Ayane.

Tuttavia, non tutti nel centrosinistra sono concordi: il leader del M5s, Giuseppe Conte, non ha firmato per il referendum, preferendo focalizzarsi sulle proposte del suo partito. La premier Giorgia Meloni, attualmente a New York, ha dichiarato che "l'Italia ha già una buona legge", esprimendo così la sua contrarietà a modifiche della normativa esistente.

Riccardo Magi, segretario di Più Europa e promotore del referendum, ha invece evidenziato una forte voglia di partecipazione da parte degli italiani e ha ringraziato tutti coloro che hanno supportato l'iniziativa, sottolineando come nelle ultime 24 ore siano state raccolte ben 180 mila firme.

In particolare, la Lombardia ha guidato nella raccolta delle firme con 106 mila adesioni, mentre l'Emilia Romagna ha mostrato il maggiore coinvolgimento percentuale. Al contrario, le regioni meridionali come Calabria e Sicilia hanno registrato una partecipazione più bassa.

"Chiediamo agli italiani di continuare a firmare nei prossimi giorni per dare ulteriore forza a questa iniziativa popolare", ha esortato Magi. Anche Elly Schlein, segretaria del PD, ha invitato a non fermarsi e a continuare la raccolta firme.

Ma il processo non è stato privo di ostacoli. Magi ha denunciato che la piattaforma online per la raccolta firme è andata in tilt per due giorni consecutivi, ostacolando la partecipazione di molti cittadini.

In caso di successo, il referendum dovrà prima essere approvato dalla Corte Costituzionale a febbraio e potrebbe andare al voto nella primavera successiva, segnando una fondamentale prova di partecipazione pubblica. Nel frattempo, la battaglia per la cittadinanza si svolgerà anche in Parlamento, dove i partiti stanno preparando le proprie proposte di legge. Il Partito Democratico ha già presentato la propria proposta e attende ora di discutere le proposte alternative, con la possibilità che le decisioni siano rinviate al 2025 a causa delle divergenze tra i diversi partiti.

Insomma, l'Italia si trova di fronte a una cruciale opportunità di riflessione e discussione sulla cittadinanza, e gli eventi dei prossimi mesi promettono di essere determinanti per il suo futuro.