Riccardo Scalmazzi: la tragica morte a 57 anni dopo la puntura di una zecca
2024-12-19
Autore: Giovanni
Riccardo Scalmazzi, un noto residente di Bondone, in Trentino, è morto all'età di soli 57 anni a causa di complicazioni legate a un'encefalite trasmessa da una zecca. Dopo più di due mesi in coma, si è spento martedì scorso nell'ospedale di Rovereto. Originario di Gavardo e cresciuto a Serle, Scalmazzi era amato e rispettato dalla sua comunità, che non dimenticherà facilmente il suo contributo.
La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente tutti coloro che lo conoscevano. Riccardo era un grande lavoratore nel settore dell'edilizia e si faceva notare non solo per la sua dedizione professionale ma anche per la sua passione per l’arte dei presepi. Ogni anno, allestiva un presepe che attirava visitatori e passanti, portando gioia durante le festività.
Inoltre, Scalmazzi era molto attivo nel locale gruppo Alpini, dove prestava servizio come volontario, dimostrando un forte spirito di comunità. Le Penne Nere del paese lo ricorderanno con grande affetto.
Ma non possiamo ignorare la grave malattia che ha portato a questa tragica perdita. L'encefalite da zecca, come indicato dall'Istituto superiore di Sanità, è una malattia virale che colpisce il sistema nervoso centrale. Viene trasmessa dal morso di zecche infette e in Italia è stata identificata per la prima volta nel 1994, nella provincia di Belluno. I sintomi iniziali possono assomigliare a quelli di una comune influenza, ma in fasi successive possono presentarsi segni di meningite ed encefalite. È fondamentale prestare attenzione durante le attività all'aperto, soprattutto nelle zone boschive, per prevenire questo tipo di malattie. Anche se le zecche possono sembrare piccoli parassiti innocui, la loro puntura può avere conseguenze devastanti.
I funerali di Riccardo Scalmazzi si terranno giovedì pomeriggio a Bondone, dove amici e familiari si riuniranno per celebrarne la vita e il contributo alla comunità.