Secondo uno studio allarmante, il nucleare potrebbe rendere l'energia elettrica significativamente più costosa rispetto alle fonti rinnovabili. In particolare, il report presentato oggi a Roma dalla coalizione 100% Rinnovabili Network, sostenuto da ambientalisti, accademici, imprenditori e sindacalisti, afferma che i reattori modulari piccoli (Small Modular Reactor, Smr) risultano ancora più onerosi.

L'Agenzia Internazionale per l'Energia ha rivelato nel suo World Energy Outlook 2024 che nel 2023 il costo per generare elettricità tramite nuove centrali nucleari in Europa si è attestato a 170 dollari per megawattora. Un confronto illuminante mostra che l'energia solare fotovoltaica si può ottenere per solo 50 dollari per megawattora, rendendola 3,4 volte più economica rispetto al nucleare. Anche l'energia eolica onshore è più vantaggiosa, con un costo di 60 dollari per megawattora, e l'eolico offshore a 70 dollari, risultando rispettivamente 2,8 e 2,4 volte meno costosi.

In aggiunta a queste spese, il report sottolinea che è necessario considerare i costi associati allo smantellamento delle centrali nucleari, alla bonifica dei siti contaminati e alla gestione dei rifiuti radioattivi. Secondo le stime più recenti del 2019, il costo previsto per la gestione di tali rifiuti in Europa varia tra i 422 e i 566 miliardi di euro, una cifra che fa riflettere.

La crescente preoccupazione per la sostenibilità e l'economia delle fonti rinnovabili potrebbe portare a una revisione delle politiche energetiche in molti Paesi. La transizione verso l'energia verde, oltre a rappresentare un'opzione più economica, si allinea con gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni di carbonio, favorendo così un futuro più pulito e sostenibile. È tempo di abbandonare il nucleare e abbracciare definitivamente le rinnovabili!