Il padre di Daniele Rezza, Maurizio, ha dichiarato ai carabinieri: «Se avessi saputo vi avrei avvisato subito». Le parole sono state pronunciate sabato 12 ottobre, dopo che il figlio aveva confessato l'omicidio di Manuel Mastrapasqua. Oggi i genitori si trovano barricati in casa a Rozzano, temendo per la loro sicurezza a causa delle accuse che li vedono complicità nell'atto criminoso. Si sostiene che abbiano cercato di aiutare Daniele a scappare e che abbiano gettato via le cuffie rubate a Manuel. A causa delle minacce e degli insulti ricevuti online, i carabinieri hanno attivato una vigilanza speciale attorno alla loro abitazione.

Maurizio ha raccontato ai militari: «Se avessi saputo dell’omicidio, vi avrei contattato come ho fatto in passato quando mio figlio tornava a casa ubriaco». Riferendosi alla notte dell'omicidio, ha dichiarato: «Era tornato tardi e mi ha detto che aveva avuto una lite con qualcuno. Ho pensato che potesse stare scherzando». Solo il giorno seguente ha scoperto la verità tramite le notizie e ha iniziato a mettere insieme i pezzi, rendendosi conto di trovarsi in una situazione disperata.

Dopo la confessione, Daniele ha insistito per gettare le cuffie, ma suo padre non aveva idea della gravità della situazione. Solo dopo ripetuti inviti, Maurizio ha infine trovato le cuffie rubate che aveva già buttato via, segnalando un chiaro segnale di panico e confusione.

Questa drammatica vicenda ha colpito duramente la comunità di Rozzano, dove amici e conoscenti di Manuel si sono mobilitati, esprimendo il loro dolore e la loro rabbia sui social media. La tensione continua a crescere in città, con molti che si chiedono come sia possibile che un giovane possa arrivare a tali estremi. Inoltre, si iniziano a sollevare domande sulle dinamiche familiari e il contesto sociale che potrebbero aver contribuito a questa tragica situazione. Il futuro per la famiglia Rezza appare incerto mentre le indagini proseguono e la comunità rimane scossa.