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Russia, fine guerra nel 2025? La decisione è solo di Putin

2024-10-10

Autore: Giulia

Volodymyr Zelensky ha aperto a una possibile fine del conflitto in Ucraina nel 2025, ma la vera decisione spetta soltanto a Vladimir Putin. Nel giorno della visita di Zelensky a Roma, l'ex ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, ha commentato le dichiarazioni del presidente ucraino, indicando che, per quanto il prossimo anno possa promettere "un’azione decisiva", la volontà di Putin di avviare negoziati rimane cruciale. Zazo ha affermato: "Se Putin crede di poter vincere, non avvierà trattative. Solo quando comprenderà che l'Occidente continuerà a sostenere Kiev, allora sarà disposto a discutere la fine della guerra".

Zelensky presenterà il suo piano di pace durante incontri a Roma, Londra, Parigi e Berlino, descrivendolo come un piano per la vittoria, che potrebbe generare malintesi. L'obiettivo degli ucraini è chiaro: vogliono il ritiro delle truppe russe e una pace giusta e duratura. Zazo ha sottolineato la necessità di un aumento degli aiuti militari e finanziari: "Chiedono di combattere ad armi pari con i russi e l'autorizzazione per colpire obiettivi in Russia da cui partono gli attacchi missilistici".

In effetti, l'Ucraina desidera rassicurazioni sulla sua adesione rapida alla NATO e all'Unione Europea. Zazo ha dichiarato: "Per Kiev, la pace può arrivare solo quando la NATO sarà pronta a garantire la sicurezza, poiché Putin rispetta solo la forza". La posizione di Washington sulla situazione rimane cauta; Zazo sottolinea come l'amministrazione Biden sia riluttante a approvare l'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina.

Nel contesto italiano, il sostegno all'invio di armi in Ucraina sembra diminuire, sia tra l'opinione pubblica che tra i membri del governo, come confermato dalle recenti votazioni al Parlamento europeo. Zelensky, tuttavia, potrebbe utilizzare questa visita per rafforzare il sostegno italiano ai suoi piani di pace e ottenere ulteriori aiuti.

Zelensky, pressato dall'Occidente e dalla propria popolazione, potrebbe adottare un approccio più flessibile, accettando anche la perdita di terreni in cambio di garanzie di sicurezza dalla NATO, ma il percorso è complicato dall’opposizione russa. Zazo fa notare che la questione dell'ingresso dell'Ucraina nella NATO è delicata e rischiosa.

Le recenti affermazioni del premier ungherese Viktor Orban, secondo cui l'Ucraina starebbe perdendo la guerra, sono viste da Zazo come strumentali a promuovere un congelamento del conflitto a discapito dei territori occupati dai russi. Anche se l'Ucraina sta affrontando sfide significative, Zazo ricorda che non ha perso il controllo delle sue grandi città e accusa Orban di ostacolare l'assistenza europea a Kiev. La posizione di Orban potrebbe esprimere timori più ampi sul futuro della regione, specialmente in vista di future scelte geopolitiche.