
Salmone Adulterato: Una Tragedia Inaspettata e Scandali Sconcertanti
2025-03-18
Autore: Maria
Bologna, 19 marzo 2025 – “Vivere senza di lui è una battaglia ogni giorno. Lui era il nostro sostegno, il nostro porto sicuro. È andato via nel settembre 2022 e ci manca terribilmente”, racconta D. T., la vedova di un uomo che ha scelto di interrompere la sua vita in un centro commerciale dell’Anconetano. Su di lui, un biglietto toccante: 'Speravo di darvi una nuova vita. Vi voglio bene.' Questo dramma umano si intreccia con un grave scandalo nel settore alimentare.
Il marito di D. T. era impiegato in un’azienda di prodotti ittici e aveva scoperto una pratica inquietante: venivano utilizzati asciugacapelli per rimuovere le etichette con scadenza originale, sostituendole con nuove etichette che mostrano date di scadenza più lontane. Questo ha portato a una causa civile ad Ancona per atti persecutori.
Il recente caso di Roberta Fallavena, una donna di Bologna che è finita in coma dopo aver consumato salmone contaminato da Listeria, ha riacceso i riflettori su questo scandalo. Il Pubblico Ministero ha già richiesto il rinvio a giudizio del legale rappresentante dell’azienda responsabile, la stessa coinvolta nel caso di D. T. e del marito.
“Quando ho visto il servizio pubblicato, io e mio figlio abbiamo pianto. Era esattamente ciò che diceva mio marito”, ricorda D. T. Il suo avvocato, Andrea Paternoster, sta portando avanti la causa ad Ancona, mentre l’azienda è accusata di violazioni delle normative nazionali e europee riguardanti la sicurezza alimentare. I magazzinieri erano incaricati di sostituire le etichette, mettendo a rischio la salute di migliaia di consumatori.
Secondo esperti, il salmone è uno dei pesci più soggetti a contaminazioni pericolose come la Listeria monocytogenes, un batterio che resiste anche alla refrigerazione e può causare listeriosi, una malattia potenzialmente fatale. Il dramma di Roberta è solo la punta dell’iceberg: dal 2019 al 2024, ci sono stati ventidue casi di infezione e cinque decessi legati a questo batterio. Altri patogeni, come il Campylobacter, lo Stafilococco e la Salmonella, rappresentano ulteriori minacce, specialmente per le persone vulnerabili.
Ricordando l’ultimo anno di vita del marito, D. T. racconta: “Era turbato da quello che stava accadendo sul posto di lavoro. Sapeva che qualcosa non andava e si è attivato per raccogliere prove. Ha registrato video e audio all’interno dell'azienda per documentare le irregolarità.” La sua determinazione lo ha portato a cercare aiuto legale, ma le pressioni sul lavoro sono aumentate.
Il 27 giugno 2022, D. T. rivela che suo marito si è recato dal datore di lavoro chiedendo di essere licenziato: “Non voglio essere complice di questa situazione”, disse. Dopo alcuni giorni di pesante stress, il 25 settembre, lui ha preso la drammatica decisione di toglieresi la vita. Questa tragedia ha scosso non solo la famiglia di D. T., ma pone interrogativi profondi sulla sicurezza alimentare e la responsabilità delle aziende.
Mentre la vicenda si sviluppa sia in tribunale che nei media, il pubblico si chiede: quali altre verità nasconde il settore? E quanto vale realmente la sicurezza del cibo che consumiamo?