Salute

Sanità in Sardegna: Emergenza Liste d'Attesa Dopo la Finanziaria

2025-04-19

Autore: Marco

Finanziaria Approvata, Ma le Liste d'Attesa Rimangono un Problema Grave

La recente approvazione della prima finanziaria della legislatura sarda ha messo in evidenza un problema che continua a pesare profondamente sulla sanità: le liste d'attesa. Nonostante l'impressionante cifra di 4,2 miliardi di euro destinati alla salute, le soluzioni proposte sembrano insufficienti.

Investimenti Minimi per le Soluzioni Immediate

Nel piano finanziario per il 2025 sono stati allocati solo 12,5 milioni di euro per affrontare questa emergenza. Una cifra ridicola, secondo le critiche del centrodestra, che sottolineano come sia imprescindibile aumentare i fondi destinati all'assistenza sanitaria.

Scelte Politiche Controverse

Invece di potenziare gli stanziamenti per ridurre le liste d’attesa, la maggioranza ha scelto di investire 15 milioni per accordi con i medici di base e 3 milioni per incentivare i professionisti a operare nelle zone più isolate, lasciando l’emergenza in secondo piano.

Le Critiche del Centrosinistra e la Necessità di Riforme Strutturali

Anche nel centrosinistra le opinioni sono divisive. Francesco Agus dei Progressisti ha messo in rilievo che non basta che la Finanziaria si occupi delle liste d'attesa. Negli ultimi cinque anni, più di 40 milioni di euro sono rimasti inutilizzati, suggerendo che sono necessarie riforme strutturali, a partire dal sistema Cup, attualmente ridotto a poco più di un semplice call center.

Un'Assistenza Sanitaria in Affanno

Nel frattempo, la situazione rimane critica: le visite e gli esami sono rinviati fino a due anni e mezzo, con ben cento mila sardi che rinunciano alle cure. Un'emergenza che sembra solo aggravarsi.

Futuro Incerto, Ma Possibili Nuove Risorse

Ulteriori finanziamenti per diminuire le lunghe liste d'attesa potrebbero arrivare dal prossimo assestamento di bilancio, previsto dall'assessore al Bilancio Giuseppe Meloni entro l'estate. Ma serviranno misure più coraggiose e immediate per affrontare questa crisi sanitaria.