Scala, Shammah: "Disagio con la polizia"; Vannacci: "Vada in un centro sociale"
2024-12-08
Autore: Matteo
Nella giornata di gala alla Scala di Milano, il clima è stato rovente, non solo per l'inaugurazione della nuova stagione teatrale. Gli antagonisti hanno scelto di manifestare in modo provocatorio, spargendo letame davanti all'ingresso del teatro e mostrando immagini di personaggi politici controversi come Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Benjamin Netanyahu. Una manifestazione, che ha coinvolto circa 2000 persone, si è svolta nei pressi della 'zona rossa' istituita per garantire la sicurezza degli ospiti e la riuscita dell'evento.
Nonostante i tentativi di superare le barriere di sicurezza, i manifestanti sono stati contenuti, limitandosi a lanciare qualche petardo e uovo. Tuttavia, le critiche sul dispositivo di sicurezza non sono tardate ad arrivare. La regista Andrèe Ruth Shammah, presente alla prima, ha espresso il suo disagio: "Mi sono trovata in un luogo di bellezza e musica circondata da polizia. Questo mi fa sentire a disagio. Sembra che si stia difendendo un'élite anziché la cultura e la semplice bellezza in una giornata che dovrebbe essere di festa per Milano".
Shammah ha continuato a riflettere sul senso di esclusione che ha avvertito: "Se gli attivisti fossero stati invitati, avrebbero partecipato? Voglio sentirci parte della città e non separata da essa. La Scala deve essere inclusiva". Le sue parole fanno emergere un tema attuale e di rilevanza sociale: la frattura tra la cultura 'alta' e le istanze di chi si sente emarginato dalla realtà culturale.
In risposta alle sue dichiarazioni, il generale Vannacci ha sarcasticamente suggerito a Shammah di recarsi in un centro sociale per meglio comprendere le motivazioni che muovono i manifestanti, mettendo in luce la complessità della situazione. La tensione tra la grande arte e l'aggregazione sociale si fa strada in questo scenario, ponendo interrogativi su cosa significhi veramente cultura e chi ne dovrebbe beneficiare. È evidente come i recenti eventi abbiano aperto un dibattito più ampio sul ruolo della polis in una società che si evolve nel contesto di forti divergenze culturali e sociali.