Riccardo Scamarcio si trova al centro di una bufera mediatica dopo la sua intervista a "Belve", in cui ha affermato che esistono ruoli distinti tra maschi e femmine in famiglia. Le sue parole hanno scatenato un acceso dibattito sui social, con molti utenti che lo accusano di promuovere stereotipi di genere.

In particolare, Scamarcio ha dichiarato: «Uno fa il maschietto, l'altro la femminuccia. Che dobbiamo lavare noi per terra?». Queste affermazioni non sono passate inosservate, suscitando reazioni contrastanti. Molti fan hanno sostenuto l'attore, apprezzando il suo modo diretto di esprimersi, mentre altri lo hanno attaccato per la sua visione arretrata e sessista.

L'intervista, che andrà in onda martedì 19 novembre, ha visto anche la partecipazione di personaggi noti come Mara Venier e lo chef Antonino Cannavacciuolo. La conduttrice Francesca Fagnani ha chiesto agli ospiti di riflettere sul concetto di genitorialità e sui modelli familiari moderni.

Negli ultimi anni, la società ha fatto progressi significativi verso l'uguaglianza di genere, e le affermazioni di Scamarcio potrebbero rivelarsi un passo indietro in questa lotta. Già da diversi giorni, gruppi di attivisti sui diritti delle donne esprimono il proprio disappunto, invitando a una maggiore sensibilità nei confronti del linguaggio utilizzato sui temi della famiglia e dell'educazione.

Questo episodio mette in luce la complessità delle aspettative sociali e le sfide legate alla rappresentazione dei ruoli di genere. La risposta del pubblico si fa sempre più intensa, e c'è da chiedersi se le parole dell'attore abbiano il potere di influenzare ulteriormente il dibattito o se rappresentino un'eco di un'epoca superata.