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Scandalo a Brescia: attiviste di Extinction Rebellion denunciano maltrattamenti in Questura! La polizia difende la sua condotta

2025-01-14

Autore: Francesco

BRESCIA – Un'ombra di preoccupazione aleggia su ciò che è accaduto all'interno della Questura di Brescia. Un video divulgato dai membri di Extinction Rebellion mostra una giovane attivista che racconta l'umiliazione subita da alcune "persone femminilizzate". Secondo il suo racconto, a queste persone sarebbe stato richiesto di spogliarsi completamente e di fare degli squat, mentre gli uomini presenti non avrebbero subito lo stesso trattamento. "MI hanno chiesto di spogliarmi, di togliermi le mutande e di fare tre squat – ha rivelato – mentre ai maschi non è stato chiesto di spogliarsi e togliersi i vestiti. Siamo stati dentro quasi sette ore", ha lamentato.

Le accuse di presunti maltrattamenti hanno sollevato un’ondata di indignazione che ha portato la Questura a difendersi. Un portavoce ha dichiarato che tutte le operazioni sono state condotte nel rispetto dei diritti e della dignità delle persone coinvolte, senza rispondere a quelle che definiscono provocazioni mediatiche. "Il rispetto dei diritti è sempre stato mantenuto", ha affermato, insinuando che il video e il comunicato stampa rappresentano solo una parte di una verità più complessa.

Secondo Extinction Rebellion Italia, i membri del gruppo sono stati accusati di vari reati, tra cui "radunata sediziosa", semplicemente per aver partecipato a una manifestazione pacifica. Sono state denunciate anche per “accensioni ed esplosioni pericolose” per l'uso di fumogeni, e per “imbrattamento” di un muro su cui è stata scritta la frase "Palestina Libera".

Ma non è finita qui: alcune attiviste hanno subito accuse per “manifestazione non preavvisata”, nonostante avessero cercato di gestire pacificamente la situazione con le forze dell'ordine. Altre, infine, sono state espulse da Brescia con fogli di via obbligatori, una misura che solleva interrogativi sull'uso della normativa antimafia per reprimere manifestazioni pacifiche.

Il clima di tensione e la questione dei diritti umani è al centro del dibattito, mentre si solleva la domanda: quale sarà il prossimo passo di Extinction Rebellion e come reagirà la società civile di fronte a questi eventi? Questo caso potrebbe essere solo la punta dell'iceberg di un problema più ampio riguardante la libertà di espressione in Italia.