Il Tribunale di Torino ha deciso di sospendere l'uso dell'App 2.0 per il processo penale telematico a causa di gravi malfunzionamenti. Gli avvocati, increduli, possono ora tornare al deposito cartaceo mentre si attende un aggiornamento del sistema.

Questa clamorosa decisione segna un passo indietro per la digitalizzazione della giustizia in Italia. Il presidente dell'ufficio, Modestino Villani, ha emesso un decreto straordinario denunciando il «malfunzionamento del sistema operativo App 2.0». Gli avvocati, esasperati, hanno affermato che è necessario tornare a pratiche più tradizionali finché l'app non sarà affidabile.

La notizia ha sollevato preoccupazioni tra i professionisti del settore legale, poiché molti di loro avevano investito tempo e risorse nell'apprendimento dei nuovi strumenti digitali. Inoltre, l'interruzione di questo servizio è stata accolta con scetticismo da parte di molti, che si chiedono se l'Italia sia pronta per una vera digitalizzazione della giustizia.

La sospensione dell'App 2.0 potrebbe portare a ritardi nelle pratiche giudiziarie e aggravare la già critica situazione dei tribunali. Nel frattempo, ci si aspetta che il Ministero della Giustizia adotti misure urgenti per risolvere la situazione e ripristinare la fiducia in sistemi digitali.