Salute

Scandalo in Toscana: Due Donne Pronte per il Suicidio Assistito, Ma L'Asl Dice 'No'!

2024-11-23

Autore: Giulia

Due donne in Toscana, una di 70 anni e l'altra di 54, stanno affrontando un vero incubo burocratico dopo aver soddisfatto i requisiti della storica sentenza 'Cappato-DJ Fabo' della Corte Costituzionale per l'accesso al suicidio assistito. Nonostante abbiano ottenuto l'autorizzazione, l'Asl si rifiuta di fornire loro i farmaci e i dispositivi necessari, costringendole a cercare soluzioni nel settore privato.

Questa ingiustizia è stata denunciata con forza dall'associazione Luca Coscioni, che ha deciso di portare l'Asl Toscana Centro in tribunale. La donna di 70 anni, affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva, ha ricevuto una risposta un mese dopo la sua richiesta, ma senza alcuna informazione sui farmaci o sui metodi di autosomministrazione.

Dall'altra parte, la 54enne con sclerosi multipla ha dovuto attendere due mesi per una risposta dall'Usl Toscana Nord-Ovest. Inizialmente, la commissione si era espressa negativamente, ma dopo l'intervento della Corte Costituzionale, la situazione non è migliorata, poiché anche in questo caso non sono stati forniti i farmaci necessari.

Secondo l'associazione, è evidente la violazione della sentenza della Consulta, che stabilisce chiaramente che è responsabilità del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) garantire supporto e materiale necessario per l'esecuzione della volontà del paziente.

Filomena Gallo, portavoce dell'associazione Coscioni, ha dichiarato: "Le due pazienti hanno diritto a farmaci e strumenti forniti dalla sanità pubblica. La Corte è stata cristallina: non possiamo permettere che nessuno venga lasciato indietro in questo processo." La situazione in Toscana appare ancor più complessa se paragonata ad altre regioni, dove l'attuazione delle normative sembra avvenire senza intoppi.

È innegabile che in gioco ci siano diritti fondamentali, e l'inerzia delle autorità sanitarie mette in discussione il rispetto della legge e dei diritti umani. La scelta della Toscana di ignorare una sentenza della Corte Costituzionale potrebbe portare a una nuova battaglia legale. Cosa accadrà ora? Riusciranno queste donne a ottenere ciò che spetta loro di diritto?