Scienza

Scoperta Incredibile: Le Spettacolari Orme di Dinosauri in una Cava dell'Oxfordshire

2025-01-03

Autore: Chiara

Incredibile ma vero! Lo scorso giugno, una scoperta straordinaria ha avuto luogo in una cava di calcare nell'Oxfordshire, in Inghilterra. Circa 200 orme fossili di dinosauri risalenti a 166 milioni di anni fa sono state rinvenute, testimonianza di un'epoca in cui la zona era dominata da una laguna poco profonda.

Gli scienziati delle università di Oxford e Birmingham, coinvolti nello scavo, hanno identificato le orme come appartenenti a due tipologie di dinosauri: il carnivoro Megalosaurus, lungo circa 9 metri, e diversi erbivori, probabilmente del genere Cetiosaurus, che raggiungevano i 18 metri. Le orme tracciano cinque piste, di cui la più estesa misura ben 150 metri. Quattro di queste sono attribuite a Cetiosaurus, mentre la quinta è chiaramente riconducibile a un Megalosaurus, le cui zampe, dotate di tre dita artigliate, si sono conservate in modo fenomenale.

Emma Nicholls, paleontologa del Museo di storia naturale dell'Università di Oxford, ha descritto queste orme come "quasi una caricatura" di un'impronta di dinosauro, sottolineando come nel linguaggio tecnico si parli di un'orma tridattile. È interessante notare che il Megalosaurus è stato il primo genere di dinosauro mai descritto scientificamente, nel 1824, dal paleontologo William Buckland, i cui primi fossili furono proprio scoperti nell'Oxfordshire.

La scoperta delle orme fossilizzate è stata effettuata da Gary Johnson, un operaio della cava, che ha notato delle irregolarità nel terreno mentre lavorava. Da quel momento, oltre 100 tra scienziati, studenti e volontari si sono mobilitati per evidenziare le impronte, creare calchi e riprendere più di 20.000 fotografie, anche con droni, per studi futuri.

I modelli tridimensionali delle orme realizzati dalle fotografie serviranno per ricerche approfondite sui movimenti e le velocità dei dinosauri. Un elemento affascinante della scoperta è l'incrocio tra la pista del Megalosaurus e quella degli erbivori, suggerendo un'interazione possibile tra le due specie.

Si stima che l'area attorno alla cava possa rivelare ulteriori piste fossili. Nel 1997, in un'altra cava della stessa zona, erano state già scoperte orme lunghe fino a 180 metri. Purtroppo, quel sito è attualmente inaccessibile, e le fotografie dell'epoca mostrano una qualità molto inferiore rispetto a quelle moderne.

Ancora non è chiaro il motivo della straordinaria conservazione delle orme, ma gli esperti ipotizzano che una tempesta possa aver coperto le tracce fresche con sedimenti, preservandole nel tempo. Incredibilmente, il ritrovamento di orme fossilizzate non è così raro; anche in Italia possiamo trovare vari siti dove sono state rinvenute impronte di epoche passate. Di recente, in Valtellina, sono stati scoperti fossili risalenti a 280 milioni di anni fa, inclusi resti di anfibi e rettili, risalenti a un periodo in cui i dinosauri non erano ancora presenti. Questo è solo un ulteriore segno della ricchezza paleontologica che il nostro pianeta nasconde nel sottosuolo.