Scienza

Scoperta mozzafiato: una riserva d'acqua cosmica equivalente a 140 trilioni di oceani attorno a un quasar!

2024-12-23

Autore: Giulia

Una scoperta astronomica straordinaria ha fatto breccia nel mondo della scienza: è stata individuata una gigantesca riserva d'acqua nelle profondità dello spazio, orbitante attorno a un quasar situato a oltre 12 miliardi di anni luce dalla Terra.

Questa incredibile quantità d'acqua, equivalente a 140 trilioni di volte il volume di tutti gli oceani del nostro pianeta, è un vero e proprio mistero dell'universo. Al centro del quasar, identificato con la sigla APM 08279+5255, si trova un buco nero supermassiccio, la cui massa è circa 20 miliardi di volte quella del Sole. Matt Bradford, scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASA e leader di uno dei team di ricerca, ha sottolineato l'importanza di questa scoperta come una testimonianza della continuità dell'acqua nell'universo.

"L'ambiente attorno a questo quasar è unico nella sua capacità di generare questa immensa massa d'acqua. È la prova che l'acqua è presente fin dagli albori dell'universo!" ha dichiarato Bradford.

Per chi non fosse familiare con il termine, un quasar è tra gli oggetti più luminosi dell'universo, capace di emettere un'energia equivalente a mille trilioni di soli. Questi corpi celesti sono alimentati da buchi neri supermassicci che, mediante l'assorbimento di materia, producono un'enorme quantità di energia.

Quello che rende anche più affascinante questa scoperta è l'ambiente in cui si trova la riserva d'acqua. Il vapore acqueo si estende per centinaia di anni luce, in un contesto caldo (circa -53 gradi Celsius) e rarefatto, ma comunque più denso rispetto al gas che si trova in galassie normali.

La rivelazione della presenza di acqua in un contesto così antico dell'universo offre importanti indizi sulla distribuzione degli elementi necessari per la vita fin dai primordi della storia cosmica. L'acqua non è solo essenziale per la vita come la conosciamo, ma gioca anche un ruolo cruciale nell'evoluzione di stelle e galassie.

Questa scoperta fenomenale è stata realizzata utilizzando strumenti avanzati come lo Z-Spec presso l'Osservatorio Submillimetrico della California e il Combined Array for Research in Millimeter-Wave Astronomy (CARMA). Un altro team, guidato da Dariusz Lis del Caltech, ha corroborato questi risultati utilizzando l'Interferometro Plateau de Bure nelle Alpi francesi.

In definitiva, questo straordinario ritrovamento non solo amplia la nostra comprensione dell'universo, ma pone anche nuove domande sulla possibilità di vita oltre il nostro pianeta. Cosa ci riserverà il prossimo capitolo di questa avventura cosmica?