Scoperto uno scandalo di spionaggio a Milano: tra criptovalute e contatti con i servizi segreti russi
2024-11-21
Autore: Giulia
Uno scandalo di spionaggio a Milano
È emerso un inquietante episodio di spionaggio a Milano che ha coinvolto due imprenditori brianzoli in contatto diretto con i servizi segreti russi. I sospettati, P.S. di 60 anni e F.C. di 32 anni, sono accusati di aver venduto informazioni riservate in cambio di criptovalute, tra cui bitcoin.
Le indagini e le accuse
P.S., residente in Brianza e alla guida di un’azienda nel settore immobiliare, e il suo socio F.C., noto per le sue simpatie pro-Mosca, sono attualmente indagati dalla procura di Milano. L'accusa principale contro di loro è la violazione dell'articolo 246 del Codice Penale italiano, relativo alla corruzione, aggravata per i risvolti di terrorismo secondo l'articolo 270 bis. Tra le loro attività illecite vi era il monitoraggio di strade, piazze e caserme in diverse città italiane, tra cui Milano, Roma e Aviano. Un'interessante e preoccupante strategia operativa dei due includeva l'installazione di telecamere nei taxi per sorvegliare i movimenti di personaggi di interesse.
Il pedinamento di R.B.
Uno degli aspetti più inquietanti dell'inchiesta riguarda il pedinamento di un cittadino romano, R.B. Gli investigatori hanno scoperto che i due spioni erano stati incaricati di scattare foto della sua abitazione, della sua auto e delle sue relazioni sociali, tutto in cambio di pagamenti in criptovalute.
Contatti con i servizi segreti russi
Il duo ha stabilito un contatto con agenti russi del FSB tramite email, e in seguito le comunicazioni si sono trasferite su Telegram, a prova di un piano audace e ben strutturato. Secondo le indagini, P.S. e F.C. avevano già progettato di creare una rete di sorveglianza in cui le telecamere installate sui taxi avrebbero potuto catturare volti e spostamenti di persone importanti. I pubblici ministeri, guidati dal procuratore capo Marcello Viola, sospettano che l'obiettivo fosse quello di costruire una sorta di database di informazioni sensibili.
Proposte di sabotaggio e alleanze
Durante le conversazioni con i russi, è emerso che i due avevano offerto anche contatti per ottenere informazioni riservate dalla NATO, affermando che queste informazioni provenivano da "uomini dei servizi segreti italiani". Questo ha sollevato un grave allarme sulla sicurezza nazionale. Inoltre, c’erano anche ipotesi di sabotaggio a Roma, rendendo la situazione ancora più allarmante.
Un'inchiesta in continua evoluzione
L’indagine ha preso avvio nell'aprile del 2024 e, significativamente, i contatti tra P.S., F.C. e i servizi russi sono misteriosamente cessati all'inizio di maggio. Le autorità hanno effettuato delle perquisizioni, ma i due indagati avevano già tentato di cancellare gran parte delle prove e delle conversazioni con i loro contatti. In cambio delle loro attività, i due avrebbero ricevuto una somma complessiva di 10 mila euro, insieme a pagamenti specifici come un trasferimento di 2 mila euro in criptovalute.
Conclusione
La storia di questo scandalo continua a svilupparsi, sollevando inquietanti interrogativi sulla sicurezza e l'integrità nazionale. Gli investigatori sono ora concentrati sul decifrare le restanti comunicazioni e nel rintracciare ulteriori complici coinvolti nella rete di spionaggio.