Scopri come la Naspi cambierà nel 2025: tutti i dettagli essenziali!
2025-01-03
Autore: Sofia
Il 2025 si preannuncia come un anno ricco di trasformazioni per chi richiede la Naspi, l'indennità di disoccupazione fornita dall'INPS. Ecco cosa devi sapere per non perderti nessuna novità!
A partire dal 1° gennaio 2025, la Naspi subisce significative modifiche. Malgrado i segnali positivi sul fronte occupazionale, la sua conferma nella Legge di Bilancio era già nell'aria, ma ciò non ha bloccato l'introduzione di cambiamenti sostanziali.
Con la nuova Legge di Bilancio, le modalità di accesso all'indennità di disoccupazione hanno subito variazioni. È fondamentale ricordare che il diritto alla Naspi viene esteso anche a quei lavoratori che, nei quattro anni precedenti alla disoccupazione, non abbiano raggiunto le 13 settimane di contributi. Andiamo a vedere nei dettagli cosa cambia realmente e quali sono i nuovi requisiti di accesso.
La Naspi non è riservata solo ai singoli dipendenti: può essere richiesta anche in caso di accordo collettivo aziendale come incentivo alla risoluzione del rapporto di lavoro. Questo accordo deve essere stipulato a livello nazionale dai sindacati.
Naspi 2025: modifiche chiave e nuovi requisiti di accesso
Rimane invariata l’obbligatorietà di presentare domanda per accedere alla Naspi, con successiva approvazione da parte dell'INPS. Tra le novità più rilevanti, segnaliamo che, a partire da quest'anno, i lavoratori che si dimettono volontariamente o risolvono consensualmente un rapporto di lavoro a tempo indeterminato dovranno aver accumulato almeno 13 settimane di contributi nei 12 mesi precedenti per poter accedere all'indennità.
Tuttavia, ci sono eccezioni, come quelle relative alle dimissioni durante il periodo di maternità, per giusta causa oppure in caso di licenziamento per motivi oggettivi.
Queste modifiche mirano a prevenire abusi nell'accesso all'indennità di disoccupazione. Oltre al nuovo requisito, ci sono altri requisiti noti: il primo è la situazione di disoccupazione involontaria, mentre il secondo è l'accumulo delle 13 settimane contributive nei quattro anni precedenti alla richiesta. Faranno fede anche i contributi figurativi come quelli per maternità o congedo parentale, i periodi di lavoro in Paesi comunitari o convenzionati, e i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino a 8 anni per un massimo di 5 giorni.
Non trascurare queste informazioni!
Preparati al cambiamento per garantire il tuo diritto alla Naspi, e assicurati di rispettare i nuovi requisiti per non trovarti in difficoltà nel 2025!