Le Alture del Golan sono una regione strategica situata al confine tra Israele e Siria, un'area montuosa che si estende su circa 1.200 chilometri quadrati.

La sua importanza geopolitica è aumentata notevolmente negli ultimi anni, soprattutto dopo il conflitto siriano e il crollo del regime di Assad.

Israele ha occupato le Alture del Golan dal 1967, dopo la Guerra dei Sei Giorni, e successivamente ha annettuto il territorio nel 1981, una mossa mai riconosciuta dalla comunità internazionale.

Negli ultimi anni, con la guerra in Siria e l'aumento dell'influenza iraniana nella regione, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha enfatizzato l'importanza strategica delle alte terre non solo per la sicurezza di Israele, ma anche per il controllo dei confini e la prevenzione di attacchi militari.

Le Alture del Golan offrono a Israele un punto di osservazione vitale su eventuali movimenti delle forze siriane e dei gruppi militanti, inclusi Hezbollah e le milizie iraniane.

Questa zona è anche fondamentale per le risorse idriche, con numerosi fiumi e sorgenti che nutrono il nord di Israele.

Recentemente, la questione delle Alture del Golan è tornata sotto i riflettori in seguito a dichiarazioni di Netanyahu riguardo a potenziali sviluppi nella regione, che potrebbero includere la creazione di nuove infrastrutture e insediamenti israeliani.

La situazione rimane tesa, alimentata da preoccupazioni sui diritti dei residenti siriani e dall’instabilità politica della Siria.

In questo contesto, le Alture del Golan non sono solo un pezzo di terra contesa, ma un simbolo delle complesse dinamiche geopolitiche in Medio Oriente.