Scopri quanto riceverai in pensione nel 2025: la guida definitiva
2024-11-25
Autore: Giulia
Con l'annuncio ufficiale del Ministero del Lavoro riguardo i coefficienti di trasformazione per il biennio 2025-2026, possiamo finalmente svelare quanto spetterà a chi andrà in pensione nel 2025. Questo riguarda in particolare la parte di pensione calcolata con il sistema contributivo.
Per quei lavoratori che hanno versato contributi fino al 31 dicembre 1995, o fino al 2011 nel caso di chi aveva accumulato almeno 18 anni di contributi entro la fine del 1995, le cose rimangono sostanzialmente invariati. L'ammontare dell'assegno pensionistico è calcolato sulla base delle ultime retribuzioni, di cui si applica una percentuale, di solito il 2% per ogni anno di contributi.
D'altra parte, il sistema contributivo, introdotto dalla legge Dini, comporta un calcolo differente. Qui, la pensione è determinata sulla base dei contributi versati durante la carriera, rivalutati in base alla crescita economica e trasformati in pensione tramite un coefficiente che cresce quanto più si posticipa l'accesso alla pensione stessa.
Per il 2025, è arrivata una novità: mentre i contributi accumulati beneficiare di una rivalutazione migliore rispetto a prima, il coefficiente di trasformazione subirà un peggioramento a causa dell'aumento delle speranze di vita, rispetto al biennio corrente. Questo cambiamento è significativo, considerando anche l'impatto della pandemia sui dati precedenti.
Ma cosa significa tutto questo nel concreto? Facciamo un esempio pratico. Se un lavoratore guadagna, in media, 40.000 euro all'anno per 30 anni, accumulando quindi un montante contributivo di 422.446,90 euro, a quanto ammonta la sua pensione? Con l'applicazione dei nuovi coefficienti, è fondamentale tenere in considerazione che più tardi si andrà in pensione, più alto sarà il coefficiente utilizzato per calcolare l'assegno pensionistico.
Per il 2025, il tasso di rivalutazione per i contributi accumulati è fissato al 3,662%. Questo significa che coloro che decidono di smettere di lavorare in questo anno dovranno prestare particolare attenzione alla pianificazione pensionistica. Le tabelle recenti confermano che, anche se i coefficienti di trasformazione sono un po' meno favorevoli rispetto agli ultimi due anni, rimangono comunque superiori rispetto al passato.
In sintesi, se stai pensando di andare in pensione nel 2025, è fondamentale effettuare un calcolo accurato del tuo montante contributivo e considerare l'importanza di ritardare il ritiro dal lavoro per massimizzare il tuo assegno pensionistico. Non lasciare nulla al caso: preparati ora per garantirti un futuro finanziario sereno!