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Scossa in Bolivia: Mandato di Arresto per l'Ex Presidente Evo Morales Accusato di Tratta di Minori

2024-12-17

Autore: Luca

Un clamoroso sviluppo scuote la Bolivia: la procuratrice Sandra Gutiérrez ha emesso un mandato di arresto contro l'ex presidente Evo Morales, accusato di tratta di minori. Le accuse sostengono che tra il 2016 e il 2019, periodo in cui Morales era in carica, avrebbe intrattenuto rapporti sessuali con una minorenne. Secondo le informazioni emerse, i genitori della ragazza avrebbero consentito tali rapporti in cambio di favori politici, aggiungendo ulteriore gravità alle già inquinate acque politiche del paese.

La situazione si complica ulteriormente poiché la giovane avrebbe anche partorito un figlio, che è stato riconosciuto legalmente da Morales nel 2017. Tuttavia, l'ex presidente ha categoricamente negato le accuse, definendole come una manovra politica orchestrata dai suoi avversari. Ma ecco dove la storia si fa complessa: lunedì, la polizia ha tentato di arrestarlo, ma è stata fermata con forza dai suoi sostenitori, portando a tensioni nelle strade di diverse città boliviane.

È importante notare che Morales non è stato accusato di stupro di minore poiché, in Bolivia, per avviare un procedimento legale sono necessarie le denunce della vittima o dei suoi genitori, elementi che in questo caso sembrano non esserci. Il mandato d'arresto, che ora deve essere convalidato da un giudice, segue il rifiuto di Morales di comparire in tribunale come testimone.

La situazione politica in Bolivia è estremamente tesa. Da quando Morales ha espresso la volontà di candidarsi per un quarto mandato nel 2023, il conflitto tra lui e l'attuale presidente Luis Arce, entrambi membri del Movimento al Socialismo, sta raggiungendo livelli critici. Morales, che ha governato dal 2006 al 2019, era stato costretto a lasciare il paese a causa di accuse di frode elettorale. Tornato nel 2020, ora si trova ad affrontare una crescente opposizione e contestazioni che si manifestano in grandiose manifestazioni di piazza. Ad ottobre, la situazione è degenerata ulteriormente quando i suoi simpatizzanti hanno bloccato strade principali del paese per rispondere alle prime azioni legali contro di lui, facendo temere una nuova ondata di violenza e instabilità politica.