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Scossa in Svizzera: Sospeso l'utilizzo del macchinario Sarco per il suicidio assistito

2024-10-07

Autore: Maria

In Svizzera è stato temporaneamente interrotto l’uso di Sarco, un controverso dispositivo a forma di sarcofago progettato per facilitare la morte tramite ipossia, ossia la carenza di ossigeno, attraverso l'inalazione di azoto puro. Il meccanismo è semplice: chi si trova all'interno può attivarlo premendo un pulsante, dopo essersi rinchiuso nel macchinario.

Sarco ha fatto la sua prima comparsa in Svizzera a settembre, quando una donna statunitense affetta da una malattia terminale ha fatto uso del dispositivo. Nonostante le controversie, l'uso di Sarco non è legale in Svizzera, il che ha portato a diversi arresti dopo la morte della donna. La sospensione è stata annunciata dalle associazioni che si battono per la legalizzazione, in attesa del termine delle indagini legali.

Una delle principali sostenitrici per la legalizzazione è Exit International, un'organizzazione creata per sostenere i diritti riguardanti il fine vita, guidata dal medico australiano Philip Nitschke, noto anche come "dottor Morte". Anche l'organizzazione svizzera The Last Resort ha chiesto la legalizzazione di Sarco; è stata fondata lo scorso anno per consentire alle persone l’uso di questo dispositivo. Tra gli arrestati figurava anche il direttore di Last Resort, Florian Willet.

La notizia della sospensione dell'uso di Sarco è stata data da Associated Press, citando attivisti che hanno dichiarato di aver interrotto la raccolta di richieste per l'uso del macchinario in attesa dell'esito del processo. Si stima che più di 370 persone avessero già presentato richiesta di utilizzo di Sarco.

Inventato nei Paesi Bassi pochi anni fa, Sarco ha richiamato l’attenzione globale, ma il suo utilizzo rimane illegale in Svizzera, paese che offre una certa libertà di scelta riguardo al cosiddetto "fine vita". La controversia è emersa in seguito al primo utilizzo noto di Sarco, avvenuto in un bosco vicino a Merishausen, nel cantone di Sciaffusa.

Il resort e la polizia svizzera hanno confermato che più persone sono state arrestate, con accuse di istigazione e assistenza al suicidio; alcune di queste sono state rilasciate. È importante notare che, sebbene la Svizzera consenta la morte assistita in circostanze specifiche, l'eutanasia - dove il farmaco letale viene somministrato da un medico - rimane illegale.

Sarco è progettato per "de-medicalizzare" la morte, offrendo quella che alcuni definiscono una soluzione di design accessibile e semplice da usare, in contrasto con i metodi più tradizionali e controllati. Questo approccio ha scatenato accesi dibattiti sul significato etico e pratico dell’autodeterminazione nel processo di morte.

Philip Nitschke, sostenitore dell'uso dell'azoto per una morte indolore, ha spesso sollevato dubbi anche sul fatto che questo metodo possa effettivamente garantire un'esperienza di morte senza dolore. Diverse organizzazioni hanno contestato queste affermazioni, chiedendo che la morte assistita ed eventuali metodi siano trattati come pratiche mediche seriamente regolamentate.

La questione della legalizzazione di Sarco è in discussione da mesi, ma finora il governo svizzero non ha preso una posizione chiara. I procuratori svizzeri hanno avvertito che l'uso di Sarco potrebbe comportare conseguenze legali. Anche la ministra della Salute, Elisabeth Baume-Schneider, ha fatto riferimento alle incertezze legate alla sicurezza del macchinario, dichiarando che non è ritenuto sicuro e che l’uso dell’azoto per la morte non rispetta le leggi vigenti nel paese.