Scossa nel mondo tech: il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti chiede la vendita del browser Chrome
2024-11-21
Autore: Sofia
In una mossa senza precedenti, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha fatto richiesta per obbligare Alphabet, la società madre di Google, a vendere il suo browser Google Chrome. Questa richiesta è stata formalmente presentata mercoledì al tribunale distrettuale della Columbia, sotto la supervisione del giudice federale Amit Mehta.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che questo è il primo procedimento antitrust significativo contro un gigante tecnologico dai tempi di Microsoft nel 1998, un caso che ha modificato radicalmente il panorama tecnologico mondiale. La scorsa estate, il giudice Mehta aveva già emesso una sentenza storica, stabilendo che Google avesse abusato della propria posizione dominante nel mercato della ricerca online, violando le leggi sulla concorrenza e impedendo ad altre aziende di competere in modo equo.
Il Dipartimento di Giustizia sostiene che, sebbene possedere un monopolio non sia illegale in sé, Google avrebbe ottenuto la propria posizione dominante violando le normative e mantenendola attraverso pratiche illegali. Questo processo rappresenta dunque un momento fondamentale per il futuro della concorrenza nel settore tecnologico.
Nella sua richiesta, il Dipartimento sottolinea che l’unico modo per restituire una giusta concorrenza sul mercato è obbligare Google a separare il suo motore di ricerca dagli altri servizi, inclusi Android e Chrome. Questo passo, secondo le autorità, è cruciale per consentire a nuovi competitor di emergere nel settore.
Inoltre, se Google non dovesse optare per la vendita di Android o per la cessazione della sua integrazione obbligatoria con altri servizi, il Dipartimento di Giustizia si riserva il diritto di chiedere in futuro di vendere anche il sistema operativo.
Questa situazione non solo solleva interrogativi sul futuro di Google e della sua suite di prodotti, ma potrebbe avere ripercussioni significative sul mondo della tecnologia nel suo complesso. Gli esperti avvertono che una decisione del tribunale in favore del Dipartimento di Giustizia potrebbe riscrivere le regole della competizione nel mercato delle tecnologie digitali, rendendo l’ambiente più favorevole per startup e aziende emergenti.