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"Se non fosse per la Francia, sareste nella m...a!" Macron affronta la rabbia a Mayotte dopo il ciclone Chido

2024-12-20

Autore: Francesco

Il presidente francese Emmanuel Macron si è trovato al centro di aspre contestazioni durante la sua visita a Mayotte, un'isola devastata dal ciclone Chido la scorsa settimana. Questa piccola isola, parte del dipartimento d'Oltremare francese dal 2011, è da tempo al centro di tensioni sociali legate a condizioni di vita precarie e ai continui flussi di immigrazione illegale che alterano il già fragile equilibrio sociale della zona.

Nonostante gli sforzi per assistere gli abitanti colpiti, Macron ha subito l'ira di una folla che lo ha accolto con fischi e richieste di dimissioni. "Se non fosse per la Francia, saresti 10.000 volte più nei guai!", ha risposto il presidente ai contestatori, in una situazione tesa immortalata dai media. Le parole di un residente hanno colpito duramente: "Oggi vieni a dirci che tutto va bene quando tutto va male", evidenziando il forte malcontento presente sull'isola.

Il presidente, visibilmente frustrato dalla situazione, ha cercato di difendere l'operato del governo, avvertendo: "Non mettete le persone l'una contro l'altra! Se mettiamo le persone contro le altre, siamo fregati!", mentre ribadiva l’importanza della solidarietà nell’affrontare la crisi.

Mayotte, ora in uno stato di devastazione a seguito del ciclone, ha subito il più potente evento meteo degli ultimi 90 anni, con venti che hanno superato i 200 chilometri orari. Le stime parlano di una situazione disastrosa, con villaggi impoveriti in rovina e una popolazione traumatizzata. A complicare le cose, il numero dei morti è incerto, con le autorità che segnalano un bilancio ufficiale di 35 vittime, ma con il timore che il numero reale possa essere molto più alto, in gran parte a causa di immigrati clandestini che abitano in zone vulnerabili.

La visita di Macron ha rivelato la crescente frustrazione tra gli abitanti, molti dei quali si sono lamentati della lentezza nell’erogazione degli aiuti. In un momento acceso, Macron ha commentato: "Non ho nulla a che fare con il ciclone, potete dare la colpa a me, non sono stato io!". Le perplessità sono evidenti, considerando che Mayotte ospita circa 320.000 residenti, e si stima che tra 60.000 e 100.000 siano immigrati senza documenti, provenienti principalmente dalle Comore e dalla regione dei Grandi Laghi africani.

La situazione è delicata, e i residenti chiedono un intervento più incisivo dal governo francese che, secondo alcuni, appare distante e disinteressato dalle reali problematiche dell'isola. Mentre un lato di Mayotte si dimostra accogliente, con alcuni che si fermano per scattare selfie con il presidente, l'altro lato mostra chiaramente una ferita sociale difficile da sanare. La tensione continua a crescere, rendendo sempre più acuta la necessità di soluzioni rapide ed efficaci per alleviare le sofferenze della popolazione.