Senza milza, la Maserati alla Juve e i soldi persi al casinò: il dramma di Giaccherini
2024-11-20
Autore: Francesco
Giaccherini, da una vita segnata dalla perdita della milza a una carriera da sogno.
Quando Giaccherini iniziò a muovere i primi passi nel mondo del calcio, l'assenza della milza non sembrava pesargli molto: 'A 16 anni non ne ero troppo consapevole. Fisicamente non cambiava nulla, e sotto sforzo non sentivo dolore. Tuttavia, quell'episodio è stato solo l'inizio della mia scalata verso il successo. Oggi posso dire di essere stato fortunato, ho realizzato il sogno di un bambino'.
Il punto di svolta della sua carriera avvenne a Cesena, durante un periodo in Serie C: 'Tutto è cambiato in seguito a una tragedia. Un compagno di squadra, Veronesi, perse il padre ed io fui chiamato a sostituirlo in un'amichevole. Feci due gol, e l'allenatore decise di farmi diventare titolare. Da quel momento, vincemmo il campionato di C, poi la B e infine arrivammo in A'.
Giaccherini si trovò a un bivio: 'Ero pronto a mollare, pensavo di dover tornare a lavorare in fabbrica. Ma la passione per il calcio era forte, anche se sembrava che il calcio non volesse me'.
In un'occasione, Giaccherini rifiutò di unirsi ad Antonio Conte: 'Alla prima richiesta, dissi di no perché ero appena arrivato in A con il Cesena e il Siena stava cercando di vincere. Ma non me la sentii di lasciare la mia squadra. In quella stagione segnai otto gol e Conte mi volle alla Juventus'.
Oggi, Antonio Conte allena il Napoli, in corsa per lo scudetto, mentre Giaccherini è convinto che l'Inter rimanga la squadra più forte: 'È organizzatissima e ha qualche punto in più. Credo che anche con un po' di fortuna, l'Inter rimarrà nelle prime posizioni, specialmente se confrontiamo con la scorsa stagione'.
La nostalgia per Napoli rimane forte per Giaccherini: 'Ho giocato poco lì, ma la passione che si respira nella città è qualcosa di unico. Napoli è nel mio cuore'.
Dopo il ritiro, Giaccherini si è dedicato alla carriera di commentatore e alle sue responsabilità di papà: 'Ho preso il patentino come allenatore e, chissà, un giorno potrei tornare in campo. Ma ora mi dedico alla mia famiglia: quando sei nel vortice del calcio non ti rendi conto di quanto tempo sottrai ai tuoi cari'.
La sua carriera gli ha portato non solo gioie ma anche dolori, a causa di numerosi infortuni: 'Mi ha tolto il mio fisico, ma mi ha anche fatto realizzare un sogno: non ho mai mollato'.
La vita familiare con Dania è serena: 'Ci siamo conosciuti in parrocchia. Nel corso della nostra storia, i nostri ultimi due figli sono nati nello stesso giorno, a otto anni di distanza. È una famiglia normale, equilibrata e felice'.
Giaccherini guarda ora ai suoi guadagni con una certa sobrietà: 'Non mi hanno mai fatto girare la testa. Sono cresciuto in una famiglia che valora il lavoro duro. Inizialmente risparmiavo 200 euro su 1.000'. Sebbene abbia fatto alcuni acquisti impulsivi, come una Maserati dopo la firma con la Juventus, non si dimentica le lezioni apprese nella vita: 'Una volta persi quindicimila euro al casinò. Ci ho pensato per mesi, ma d'altra parte, queste esperienze fanno parte di ciò che sono diventato oggi'.